La Guardia di Finanza di Paola, su delega della procura della Repubblica guidata da Pierpaolo Bruni, nei giorni scorsi ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari agli indagati dell'inchiesta Merlino, il terremoto giudiziario che nel novembre scorso ha inflitto un duro colpo all'amministrazione comunale di Fuscaldo, e non solo, per un presunto giro di corruzione nell'ambito della pubblica amministrazione.

Gli indagati

I soggetti inquisiti, tra persone fisiche e società, sono in tutto 17. Questi i loro nomi: Gianfranco Ramundo (sindaco); Michele Fernandez (funzionario pubblico); Salvatore Fidotti (ingegnere); Robertino Perri (imprenditore); Massimiliano De Santo (imprenditore); Francesco Caputo (imprenditore); Antonietta, alias "Antonella", Caputo (imprenditirice); Giovanni Risuleo (imprenditore); Sergio Gioia (professionista); Luigi De Simone; Luigi Marcone (imprenditore); Paolo Ercole Fuscaldo (assessore); Paolo Cavaliere (vice sindaco); Salvatore Montanino (imprenditore); la società Edilperri; la società E-Log Ecologia e Ambiente; Francesco Mazzei, che non compariva nell'elenco indicato nell'ordinanza di custodia cautelare dello scorso novembre. Le accuse, a vario titolo sono di falso ideologico, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, peculato, tentata concussione, più accuse accessorie. Sostanzialmente il quadro accusatorio rimane invariato, tranne che per il sindaco Ramundo e il suo vice Cavaliere, ai quali in questo frangente viene contestato anche il coinvolgimento nell'affidamento diretto del depuratore comunale.

La parola al Gup

A questo punto della vicenda le sorti degli indagati dipenderanno dalle decisioni del giudice dell'udienza preliminare. Durante l'assise, la cui data è ancora da fissare, il giudice dovrà valutare se gli elementi raccolti dal pubblico ministero faranno scattare o meno il rinvio a giudizio, e cioè se gli imputati dovranno andare a processo.

 

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