Il gruppo guidato da Giorgio Greco avrebbe minacciato ristoratori calabresi in Germania per vendere prodotti alimentari. E in patria avrebbe trovato professionisti compiacenti per gestire uno stabilimento balneare
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«Oggi Cariati si sveglia libera». La frase degli inquirenti (è del dirigente della squadra mobile di Catanzaro Gianluca Origlia) è il riassunto dell’inchiesta che ha smantellato la ’ndrina che governava nel centro dello Jonio cosentino.
Un gruppo legato, secondo lo schema classico della rete mafiosa dell’area, ai clan del Crotonese. Il capo a Cariati sarebbe stato Giorgio Greco, 61 anni e ampia facoltà di azione su estorsioni, controllo degli appalti pubblici, danneggiamenti e furti. E anche un affare che avrebbe portato la cosca a sbarcare all’estero: l’«illecita concorrenza di prodotti caseari e alimentari in territorio extranazionale». Obiettivo: ritagliarsi una fetta di mercato in Germania assieme alle proiezioni all’estero del locale di ’ndrangheta di Cirò.
La piramide dal vertice scende ai presunti organizzatori del clan: Olindo Celeste (40 anni), Alfonso Cosentino, detto Fofò (44 anni), Giulio Graziano (57 anni), Fiorenzo Santoro, detto Renzo (47 anni), Gaetano Roberto Bruzzese (56 anni). Quest’ultimo, nato in provincia di Milano, era residente in Germania.
Minacce ai ristoratori calabresi in Germania
Il secondo livello del clan si sarebbe occupato di pianificare le estorsioni, individuando anche le vittime, della gestione di stupefacenti e armi, del reimpiego di capitali illeciti. E poi avrebbero aiutato il presunto capo per le estorsioni e i danneggiamenti avvenuti in territorio tedesco per imporre i prodotti alimentari provenienti dalla Calabria.
Nel mirino sarebbero finiti i titolari di una pizzeria e quelli di una pinseria: la prima a Weinstadt, la seconda a Leutenbach. I cariatesi avrebbero danneggiato le loro auto «costringendoli ad acquistare mandarini e prodotti alimentari». Modalità criminali per battere la concorrenza: la contestazione in questo caso riguarda Fiorenzo Santoro, Gaetano Roberto Bruzzese e Cataldo Scilanga, 48enne di Cirò Marina. Le minacce indirizzate a ristoratori cariatesi e calabresi che hanno le proprie attività nel comprensorio di Fellbach sarebbero state indirizzate a «ottenere in regime di monopolio il controllo e la vendita di prodotti alimentari».
Il lido di Giorgio Greco inguaia avvocati, commercialisti e dipendenti comunali
Quello che gli inquirenti considerano il capo della ’ndrina sarebbe stato anche il vero proprietario di uno stabilimento balneare a Cariati, il Lido Mojito, che avrebbe «attribuito fittiziamente» a tre persone, anche loro indagate nell’inchiesta della Dda di Catanzaro. Per questa storia sono indagati anche due commercialisti, Ettore e Mariafrancesca Talarico che avrebbero offerto un contributo a Greco, per la presunta intestazione fittizia negli anni 2020, 2021 e 2022. I due avrebbero predisposto i documenti per “consegnare” il lido a un prestanome e anche «falsificato materialmente la documentazione» che riguardava lo stabilimento balneare.
Finiscono nei guai anche due dipendenti del Comune di Cariati, Bruno Morise Guarascio e Natale Chiarello, indagati in questo filone d’inchiesta. Sarebbero stati consapevoli dell’intestazione fittizia e, nonostante ciò, avrebbero pressato l’Ufficio tecnico del comune per risolvere ogni problema legato alla differente intestazione tra la concessione demaniale e l’intestatario del lido che di volta in volta veniva deciso da Giorgio Greco.
Due avvocati, Raffaele e Provino Meles, si sarebbero poi adoperati per permettere a Greco di utilizzare ancora il sub ingresso alla concessione demaniale ben oltre l’anno di scadenza.
Gli indagati nell’inchiesta Boreas
Giorgio Greco (1964)
Gaetano Roberto Bruzzese (1968)
Olindo Celeste (1984)
Alfonso Cosentino (1980)
Rocco Francesco Creolese (1987)
Giulio Graziano (1967)
Antonio Mangone (1988)
Aldo Marincola (1984)
Provino Meles (1982)
Raffaele Meles (1984)
Bruno Morise Guarascio (1968)
Cataldo Rizzo (1982)
Antonio Rizzo (1993)
Fiorenzo Santoro (1977)
Cataldo Scilanga (1976)
Salvatore Spagnolo (1991)
Raffaele Mario Giuseppe Talarico (1960)
Angelina Tavilla (1966)
Ettore Talarico (1954)
Mariafrancesca Talarico (1994)
Natale Chiarello (1974)
Alfonso Leo (1960).