Sistema Fuscaldo: le minacce dell’assessore per favorire la cooperativa amica

Lo scambio di favori come pratica consolidata a danno delle casse pubbliche e dei cittadini. È quanto emerge dai dettagli dell'operazione Merlino che ha portato all'arresto anche di sindaco e vicesindaco

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di Salvatore Bruno
5 novembre 2018
17:11

Le minacce di Paolo Ercole Fuscaldo, assessore al bilancio con deleghe anche allo sport, turismo e spettacolo, si sentono chiaramente in una delle intercettazioni captate dalle fiamme gialle all’interno dell’ufficio di Michele Fernandez. Sbatte i pugni sul tavolo chiedendo al funzionario, con tono perentorio, di attribuire un incarico professionale ad un ingegnere da lui segnalato, affinché questi potesse poi avvalersi a sua volta, della collaborazione di un amico dell’assessore. E’ il maggio del 2017 ed il sistema Fuscaldo è già una realtà consolidata. Le modalità illecite di gestione della cosa pubblica da parte di Paolo Ercole Fuscaldo, emergono anche in altri due episodi contestati dagli inquirenti al componente della giunta comunale. Il primo riguarda l’affidamento diretto e senza alcuna procedura di gara, imposto al Fernandez sempre dietro veementi minacce verbali, del servizio di pulizia delle spiagge libere in favore del Consorzio di Cooperative Sociali Job, presieduto da Salvatore Montanino, per un importo di circa sedicimila euro. Il secondo è relativo ad un accordo stretto dal Fernandez e dal Fuscaldo per pilotare una gara per l’assegnazione di una concessione demaniale, aggiudicata poi in favore della ditta individuale di Giuseppe Martino.

Le presunte responsabilità di sindaco e vicesindaco

Ma nel provvedimento con il quale il Gip del Tribunale di Paola, Maria Grazia Elia, ha mandato agli arresti 14 persone, emergono numerose altre condotte illecite. Il sindaco Gianfranco Ramundo è finito nei guai per aver reiterato nel tempo l’ordinanza contingibile e urgente con la quale ha affidato alla Impec il servizio di gestione dei depuratori, senza avviare la prescritta gara ad evidenza pubblica. Poi nel 2016 ci ha pensato Michele Fernandez a rinnovare con propria determina l’assegnazione del servizio alla Impec, indicando in maniera fraudolenta nel documento, un costo di 39.900 euro, quindi sottosoglia, mentre in realtà l’importo dell’affidamento era di centomila euro. Il vicesindaco Paolo Cavaliere è invece accusato di aver chiesto, per il tramite di Fernandez, all’imprenditore Robertino Perri, titolare della Edilperri, di coprire le buche di una strada in prossimità dell’abitazione di una sua amica, con l’idea di fargli recuperare la spesa attraverso il conferimento di altri lavori pubblici. 


Lo scambio di favori come pratica consolidata

Michele Fernandez era riconoscente a Robertino Perri anche per aver utilizzato le sue entrature nella pubblica amministrazione per ottenere il trasferimento della moglie, Anna Maria Falbo, dalle dipendenze del comune di Fuscaldo a quelle del comune di Rende. Vi è poi il caso della penale da 45 mila euro non pagata dalla E-Log. L’impresa, con sede a Rossano, non aveva raggiunto l’obiettivo del raggiungimento del 25 per cento della raccolta differenziata. Per questo, secondo quanto previsto dal capitolato d'appalto, il comune avrebbe avuto diritto ad un risarcimento ed anche a chiedere lo scioglimento del contratto. Fernandez invece, dietro la promessa di affidamento di incarichi professionali ad un tecnico da lui segnalato, Sergio Gioia, ha stralciato parte del debito, riducendolo ad appena 14 mila e cinquecento euro, poi lo ha quasi completamente compensato affidando alla E-Log altri servizi di raccolta rifiuti e bonifiche straordinarie. Sempre in tema di scambio di cortesie, Fernandez ha anche ottenuto dal titolare dell’Aldebaran, una struttura turistica di Fuscaldo, l’ospitalità gratuita per due suoi amici in cambio del permesso di installare un dehors.

Giornalista
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