La Prefettura di Cosenza ha diffuso stasera l'elenco ufficiale delle 10 vittime della tragedia delle Gole del Raganello. Si tratta di Antonio de Rasis, nato a Trebisacce (Cosenza), il 24 ottobre 1986, residente a Cerchiara di Calabria; Gianfranco Fumarola, nato a Martina Franca (Taranto) il 22 giugno 1975, residente a Cisternino (Brindisi), lascia la moglie e tre figli, due dei quali rimasti feriti nel torrente; Antonio Santopaolo, nato a Napoli l'11 ottobre 1974 e la moglie Carmela Tammaro, nata a Napoli il 19 settembre 1977, residenti a Qualiano (Napoli), genitori di Chiara, la bambina di 8 anni rimasta ferita e trasferita al Bambino Gesù di Roma e di un'altra piccola rimasta illesa; Maria Immacolata Marrazzo, nata a Torre del Greco (Napoli) il 26 agosto 1975, residente a Ercolano (Napoli), il cui marito ed il figli di 11 e 9 anni sono ricoverati in ospedale; i fidanzati Carlo Maurici, nato a Roma il 20 gennaio 1983 e Valentina Venditti, nata a Roma il 16 aprile 1984, residenti a Roma; Paola Romagnoli, nata a Bergamo, il 17 maggio 1963, residenza sconosciuta, moglie del cittadino olandese rimasto ferito; e le amiche pugliesi Miriam Mezzolla, nata a Taranto il 7 gennaio 1991, residente a Torricelle (Bari) e Claudia Giampietro, nata a Conversano (Bari), l'11 giugno 1987, residente a Conversano (Bari).

Domani il dissequestro delle salme

«Domattina il procuratore firmerà il dissequestro delle salme. Adesso è il momento del silenzio e del rispetto per le vittime. Lavoreremo affinché non ci sia una ricaduta negativa sul turismo e per comprendere come gestire in futuro le escursioni».  Lo ha detto il prefetto di Cosenza Paola Galeone incontrando i giornalisti. «La natura, come disse Leopardi - ha aggiunto - in alcuni casi diventa matrigna, vedremo se poi la natura è coadiuvata dall'uomo». «La moglie di Gianfranco Fumarola, una delle vittime - ha poi riferito il Prefetto - oggi ha detto al ministro Costa, e a noi istituzioni, 'mio marito è morto durante una gita a quarant'anni, adesso cosa sarà di noi?' Noi cercheremo di esserle vicini anche dopo, perché la presenza del Governo qui oggi non era solo per un saluto ma per prendersi cura anche dopo».

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