Così uno dei soccorritori intervenuti sul posto nei minuti successivi all’ondata di piena del Raganello che parla di «disastro annunciato». Il sindaco di Civita: «L’accesso è da regolare ma ora è il momento del dolore»
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«Quello che è accaduto nelle gole del Raganello è un disastro annunciato. Questo posto era diventato un luna park. Non è possibile vedere bambini con infradito che si avventurano per i sentieri e donne con vestiti da spiaggia». Così Claudio, buon conoscitore e frequentatore abituale della zona, che è stato tra i primi a intervenire sui luoghi della tragedia. «Abbiamo soccorso due ragazze napoletane - ha aggiunto Claudio - che erano riuscite a risalire. Erano in stato di shock e sono arrivate fino a noi scalze e con segni di tagli provocati dalle rocce. Hanno raccontato di una situazione 'terrificante'»
«Gli escursionisti nel posto sbagliato al momento sbagliato»
«Due gruppi investiti dalla piena del Raganello si sono trovati purtroppo nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lì ci sono corte, e cioé vie attrezzate, e marmitte, vasche di accumulo dell'acqua, e questo ha creato i maggiori problemi». Lo ha detto Emanuele Pisarra, guida ufficiale del Parco nazionale del Pollino, tra i primi soccorritori giunti sul luogo del disastro. «Quella - ha aggiunto - è la parte più difficile e impegnativa del percorso, ma anche la più bella. C'è da dire però che con la pioggia e con l'ingrossamento improvviso del torrente, tutto questo rischia di trasformarsi in qualcosa di letale. Non voglio nemmeno pensare se una situazione del genere si fosse verificata a Ferragosto, quando sul Raganello c'erano circa 650 persone o un sabato. Temo che, in quel caso, ci sarebbe stata un'ecatombe. Adesso qualcuno dovrà pure rispondere di quanto è accaduto».
Il sindaco: «Ora è il momento del dolore»
«Stavamo lavorando assieme alle altre comunità (San Lorenzi Bellizzi, Cerchiara, Francavilla e con il supporto del Parco nazionale del Pollino) per poter regolare l'accesso alle gole del Raganello, ma oggi quello che è centrale per me è pensare alle vittime, ai feriti e ai loro familiari». Lo ha detto il sindaco di Civita Alessandro Tocci. «Domani - ha aggiunto Tocci - ci dovremo mettere attorno ad un tavolo per stabilire quello che si dovrà fare. Quello che pesa in questa circostanza è la perdita delle persone.
«Negli ultimi anni è aumentato di molto nelle gole del Raganello il fenomeno del torrentismo» - ha detto ancora il primo cittadino -È facile adesso - ha aggiunto Tocci - sparare nel mucchio e dire cosa bisognasse fare. Per parte mia, mi sento con la coscienza tranquilla, anche di più».
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