Dave Turmel è stato fermato nella Capitale, dove era arrivato per negoziare gosse partite di droga. Sull’uomo che torturava i suoi rivali amputando loro gli arti c’era una taglia di 250mila dollari
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Dave Turmel, il boss della mafia canadese di 29 anni, ricercato da tutte le polizie del mondo, per traffico di sostanze stupefacenti e tortura, catturato dagli investigatori del VI distretto di polizia del Casilino, si trovava nella Capitale per trattare grosse partite di droga con i narcos romani legati alla 'ndrangheta e la camorra che riforniscono le piazze di spaccio di Tor Bella Monaca. La circostanza, secondo quanto riporta l'agenzia LaPresse, è emersa durante l'udienza di convalida dell'arresto, davanti ai giudici della Corte d'appello di Roma, che hanno convalidato il mandato d'arresto internazionale diramato dall'Interpol.
Nel mandato d'arresto, i magistrati canadesi scrivono: «Nel periodo dal 2 maggio 2022 al 6 gennaio 2023, in località Quebec (Canada), per oltre un anno e mezzo il Servizio di Polizia di Quebec City (SPVQ) ha indagato su una rete di distribuzione di droga nella regione del Quebec. La rete vendeva grandi quantità e diversi tipi di stupefacenti, soprattutto cocaina e metanfetamina. Finora l'indagine ha dimostrato che Dave Turmel è il leader di questa rete di distribuzione di droga, composta da almeno altri 9 complici, che attraverso l'intimidazione e la violenza controllano la distribuzione e i proventi della sostanza stupefacente».
Dave Turmel, una taglia di 250mila dollari: le sue false identità
Le autorità del Canada avevano fissato una taglia di 250mila dollari per chi fornisse informazioni utili per la sua cattura. Il 29enne, catturato dai poliziotti del Casilino, in un affittacamere di via Ceglie Messapico aveva tre false identità: Sebastien Dumas Menard, Jimmy Arsenault e Antonio Marco Bacci. Proseguono le indagini per rintracciare gli altri componenti della banda arrivati a Roma insieme a Turmel, tra cui la sua compagna.
Chi è Dave Turmel
Dave "Pik" Turmel, originario del Quebec, era noto alle autorità del suo Paese quale leader di un gruppo criminale. Per rivendicare la propria egemonia territoriale sul mercato della droga ricorreva, insieme ai suoi affiliati, a metodi violenti e intimidatori per riscuotere il denaro. Come riportato dalla stampa locale, Turmel è ritenuto il leader della Bmf, una gang coinvolta in violente guerre di strada nel Quebec per il controllo del territorio, nel corso delle quali le vittime sono state torturate. Ad alcune di loro sarebbero stati amputati gli arti. Per questi motivi, era stato condannato nel novembre 2023 all’ergastolo per associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti e a 10 anni di reclusione per i reati di aggressione e lesioni personali commessi con l'uso di armi. Era entrato nella lista delle 25 persone più ricercate del Canada.