Nel 2016 furono installate delle strutture amovibili per salvaguardare i reperti archeologici presenti nel sottosuolo ma mai portati alla luce. Oggi le autorizzazioni della Sovrintendenza sono scadute e la città corre il pericolo di perdere l’uso dell’impianto con grave danno per l’economia locale. I rappresentanti della stampa si rivolgono soprattutto ai parlamentari calabresi affinché intervengano per evitare questo epilogo che costringerebbe la squadra di casa, che milita in Serie B, a giocare altrove
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
«Ai parlamentari, agli amministratori regionali e comunali, ai rappresentanti politici del territorio. A tutti i soggetti interessati allo sviluppo economico della città di Crotone. La necessità di scrivere questa lettera aperta da parte di noi giornalisti sulla vicenda dello stadio di Crotone parte da una serie di considerazioni che non possono e non devono essere ignorate. Questa lettera vuole chiedere, a chi ne ha competenza e responsabilità, di trovare una soluzione politica alla vicenda che rischia di penalizzare ulteriormente un territorio già troppo abbandonato. Troppo spesso siamo stati costretti a raccontare battibecchi, litigi, prese di posizione con i quali non si cercava mai la soluzione ma si attacca l’altra parte. Avete litigato dimenticando di capire cosa vuole chi vi ha eletto». Inizia così l’appello a firma di 41 giornalisti calabresi di cui ne riportiamo il contenuto.
«La vicenda stadio nasce da una “fake news” del 2016, quando la squadra del Crotone fu promossa in serie A. Titoloni di giornali nazionali (che mai si sono interessati a Crotone prima di quel momento) recitavano più o meno così: “A Crotone si sta costruendo uno stadio sui reperti archeologici”. Avremmo forse dovuto intervenire in quel momento, perché noi siamo i cronisti della città e dire che la costruzione dello stadio iniziò nel 1935 e fu ultimata nel 1946 e non nel 2016. Avremmo dovuto dire che nel 2016 furono installate delle strutture amovibili con una tecnologia ingegneristica che probabilmente oggi farebbe scuola perché, per salvaguardare dei reperti archeologici che nessuno fino ad ora ha mai scavato e visto, quelle tribune vennero montate praticamente senza fondamenta.
Grazie a quelle strutture, però, per due anni la città ha goduto dal punto di vista sportivo, ma soprattutto economico della Serie A. E’ stato il calcio a muovere l’economia nella stagione invernale. Questo è bene che venga sottolineato. Oggi c’è il rischio che il calcio a Crotone vada via portando altrove quel poco di economia che produceva. Lasciando i cittadini senza un luogo dove ritrovarsi per socializzare due volte al mese. L’autorizzazione concessa dalla Soprintendenza per quelle strutture amovibili, che sono state impegnate dal pubblico per appena 90 ore in due anni, è scaduta. In questi 24 mesi poco o nulla è stato fatto per dimostrare l’intenzione di fare un nuovo stadio. Il soprintendente Pagano, che è un semplice funzionario, non può prendere decisioni politiche ed ha solo fatto quello che aveva annunciato due anni fa.
!banner!
La palla deve essere per forza nelle mani della politica, di chi rappresenta il territorio ad ogni livello. Ad iniziare dai parlamentari crotonesi e calabresi che – in quanto eletti dal popolo – devono portare le ragioni del territorio in seno al governo per prendere decisioni politiche. Spiegando che le ragioni oggi sono quelle di far giocare la squadra di calcio nel suo stadio. Che senso ha, in questo momento, continuare a difendere dei reperti che probabilmente resteranno sotterrati per altre decine di anni e non permettere di utilizzare una struttura che non ha creato alcun danno a quei preziosi resti antichi, ma solo permesso di creare economia in un territorio allo stremo? Oggi il danno si causerebbe se venisse interdetto l’uso dello stadio solo perché nessuno vuole rappresentare gli interessi reali ed attuali del territorio. In breve, valorizzare la storia della nostra città preme a tutti, ma la realtà è oggi un’altra: se per tutelare dei reperti che non si sa quando verranno scoperti bisogna far andare via un’attività che crea economia per il territorio, allora bisogna pensarci bene. Adesso, senza alcun progetto di recupero dei reperti, gli unici ad avere tutto da perdere sono i tifosi, gli appassionati di calcio, i ragazzi che vanno allo stadio, i cittadini di Crotone. Bisogna avere buonsenso, cari parlamentari e rappresentanti politici ed istituzionali. I reperti, visto che nessuno li scava o li danneggia, possono stare tranquilli lì: voi, però, mettete giù – tutti, e ribadiamo tutti insieme – un progetto per il nuovo stadio con un cronoprogramma definito ed improrogabile. Mettetevi tutti attorno ad un tavolo, parlatene ai ministri, agli assessori regionali, parlatene tra di voi in modo costruttivo, ma permettete ad una città di non perdere quel poco di buono che gli è rimasto».
Firmano la lettera i giornalisti
- Laura Leonardi
- Giuseppe Pipita
- Salvatore Regalino
- Claudia Berlingeri
- Francesca Travierso
- Francesco Sibilla
- Bruno Palermo
- Antonella Marazziti
- Danilo Ruberto
- Giuseppe Laratta
- Vincenzo Montalcini
- Cinzia Romano
- Vincenzo Saporito
- Luigi Saporito
- Orazio Polimeni
- Pino Romano
- Raffaele Truncè
- Tommaso Borrelli
- Fabio Fiore
- Procolo Guida
- Giovanni Monte
- Massimiliano Franco
- Antonio Gaetano
- Giuseppe Livadoti
- Domenico Policastrese
- Franco Pedace
- Luigi Ioele
- Antonio Morello
- Veronica Romano
- Patrizia Manfredi
- Teresa Basile
- Aurelia Parente
- Antonio Cerminara
- Piero Pili
- Fabio Regalino
- Antonio Carella
- Francesco Latella
- Giuliano Carella
- Giusy Regalino
- Angela De Lorenzo
- Claudio Regalino
Leggi anche:
Stadio di Crotone, nessuna proroga: «Le strutture amovibili saranno smontate» - VIDEO
Stadio di Crotone, le strutture mobili dovranno essere smantellate -VIDEO
Crotone, cresce l’ attesa per la questione stadio e per il futuro in Serie A - VIDEO
Il Crotone potrà giocare ancora in casa, stadio ridotto a 9mila posti -VIDEO
Stadio di Crotone, l’assessore De Luca: «Stiamo lavorando alla richiesta di proroga»
Stadio di Crotone, Frisenda: «La squadra non può giocare lontano dallo Scida» - VIDEO
Crotone, nessuna proroga per lo stadio: bisogna smantellare la tribuna e la curva