Un cast stellare e primi sopralluoghi in Calabria per un film che vede anche Katie Holmes e Toby Kebbel tra gli attori. Al centro della storia il presunto legame amoroso tra il padrino che gestì il rapimento e la moglie del magnate americano
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Un nuovo film sulla storia del rapimento Getty? Difficile capire se ce ne sia davvero bisogno. Eppure, a parte la promessa di un cast stellare e alcune riprese che dovrebbero essere girate in Calabria, c’è una curiosità che potrebbe portare all’attenzione internazionale: il fatto che il film è prodotto proprio dal nipote di Saro Mammoliti, detto “U playboy”, boss che organizzò e gestì il rapimento nel 1973 e che promette di «dar voce a una persona che non ne ha mai avuta per oltre 50 anni, e raccontare un lato di questa storia che nessuno conosce».
Sono queste le premesse di Captivated, film sul rapimento ai danni di Paul Getty III annunciato nei mesi scorsi e che vedrà Al Pacino, Katie Holmes e Toby Kebbel per un cast da urlo.
Al Pacino diventa un boss della ‘ndrangheta: sopralluoghi nella Locride
Qualche settimana fa, infatti, alcuni delegati della produzione sono stati in Calabria per visitare alcune delle possibili location per raccontare il rapimento che nel 1973 sconvolse il mondo. L’obiettivo è stato cercare possibili scenari per ricreare il racconto di quei giorni: sopralluoghi più approfonditi nelle campagne di Ferruzzano, Gerace e altri piccoli borghi della Locride, ma ancora nulla è deciso. Sarà infatti la produzione a decidere, alla fine, se girare direttamente in Calabria o se “ricreare” la Calabria in altre parti, come accaduto con il film “All the money in the world” di Ridley Scott: in quell’occasione si girarono le iconiche scene del rapimento nel cuore di Roma e si decise di trasformare le campagne del Lazio negli scenari calabresi degli anni ’70, per evitare di trasferire tutto il set in un’altra regione. Qui ancora nulla è stato stabilito, ma i primi abboccamenti tra la produzione e le realtà del territorio ci sono stati, con sopralluoghi e richieste di approfondimento.
Il cast, come annunciato, sarà stellare: il film si concentra sul boss della mafia calabrese Saro Mammoliti, che sarà interpretato da Toby Kebbell nella versione da giovane e da Al Pacino nella versione attuale. Il thriller si svilupperà sui ricordi di Mammoliti e sull’innamoramento di quest’ultimo per la madre di Getty, interpretata da Katie Holmes, che rischiò di far saltare l’intera organizzazione durante le trattative per il riscatto. Il film, in status di pre-produzione, è stato presentato a Cannes nei mesi scorsi: la regia è affidata a Dito Montiel e le riprese sono previste per il 2025 (ma la tabella di marcia è in forte ritardo).
Il nipote del boss Mammoliti tra i finanziatori del film sulla sua storia
Una cosa su tutte, però, risveglia grande curiosità per questo film: il fatto che a finanziarlo e produrlo, insieme a International Film Trust, è Michael Mammoliti, nipote di Saro Mammoliti, esattamente il boss che gestì il rapimento. Mammoliti, nato nel 1985 ad Orange County, già nel 2017 aveva espresso delle critiche alla narrazione del progetto: «Fu il nipote di Getty a progettare il rapimento – disse allora a Variety – tutto cominciò nel migliore dei modi, era un modo per guadagnare per entrambe le parti. Diventò un casino quando il nonno Getty decise di non pagare». Michael Mammoliti disse di essere cresciuto sentendo la versione degli eventi tramandata dalla sua famiglia, secondo quanto riportato in un articolo dell’epoca dall’Ansa, e da allora prova a raccogliere capitali per girare il film su una delle vicende più controverse degli anni ’70, che coinvolse le ‘ndrine Mammoliti, Piromalli e Femia.
Adesso, con la sua casa di produzione 32RED Entertainment e insieme a Michael Benaroya e Manasvi Mamgai e con la produzione esecutiva di Joey Stanton e Nick De Graffenreid, proverà a finanziare la sua versione della storia insieme alla già citata IFT e Sugar Rush Pictures.