Un poderoso schiaffo in piena faccia. Così Carlo Francesco Procopi, 60 anni, di Catanzaro, avrebbe costretto una delle sue presunte vittime a consegnargli 406 euro. La Procura di Catanzaro contempla anche il reato di estorsione, oltre all’usura, nell’ambito dell’inchiesta che questa mattina ha portato, da parte del Comando provinciale della Guardia di finanza, all’arresto in carcere di Carlo Francesco Procopi e ai domiciliari di Giuseppe Procopi, 61 anni, e Daniele Masciari, detto U Bananaru, 52 anni. Tutti gli indagati sono di Catanzaro e anche i reati contestati sarebbero avvenuti nella città capoluogo.

Le accuse contestate sono usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, estorsione e autoriciclaggio. I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno registrato reati dal 2013 al 2023.

Dieci anni nel corso dei quali alle vittime di usura sarebbero stati imposti tassi di interesse anche del 600%. Vittime minacciate con la promessa di andare a prenderle a sprangate, paventando di togliergli i beni.

Le vittime del giro di usura accertate al momento sono un calciatore professionista e cinque imprenditori. Uno di loro è stata costretta a cedere un’Audi Q2 dal valore di 26mila euro, a 15mila euro.
I militari e la Procura hanno acquisito anche le dichiarazioni delle persone offese le quali hanno dichiarato di essersi rivolte agli usurai e di essersi poi rovinate la vita. Un imprenditore si è detto tanto provato dalla paura e dai problemi da aver subito anche un intervento al cuore, e ha ammesso che la sua storia con Carlo Procopi ha avuto inizio più di 30 anni fa, quando giovane e senza una famiglia solida alle spalle, decise di aprire un locale a Marcellinara.

Carlo Procopi, racconta un’altra presunta vittima, si presentava come un uomo molto facoltoso che si era presentato come commerciante di auto e orologi. La prima volta che Procopi gli ha dato 9mila euro in contanti mentre si trovavano nella sua cucina. In cambio disse, racconta la vittima, che non voleva nulla, solo delle sponsorizzazioni. Poi sarebbe venuto fuori il suo vero volto quando, invece, Procopi ha chiesto di avere indietro il denaro. A quel punto la vittima, che non aveva denaro ha chiesto aiuto a un amico che si è accollato il debito che nel frattempo era arrivato 10mila euro. Una volta dati i soldi Carlo Procopi si sarebbe fatto aggressivo minacciando di togliere il B&B alla vittima.