«Non c’è più tempo non possiamo attendere che quella strada mieta altre vittime, accogliete il mio odg o sarete complici del dolore di altre famiglie». Così la deputata del Movimento 5 Stelle Elisa Scutellà durante l’esame in Aula degli ordini del giorno alla Legge di bilancio.

«Dal 1996 la “strada della morte” ha prodotto circa 12mila sinistri, 27mila feriti e oltre 750 vittime e solo negli ultimi 4-5 anni lungo l’arteria jonica sono deceduti a seguito di incidenti stradali circa 250 persone, una media di 25 decessi all’anno. Aveva ragione don Carlino: questi sono omicidi di Stato – spiega la parlamentare –. Così, invece di dare priorità ai lavori della SS 106, anticipando il cronoprogramma, questo Governo decide di bocciare il mio ordine del giorno preferendo assecondare i capricci del Ministro Salvini che per il suo ponte ha deciso di scippare anche soldi già destinati alla Calabria dal Fondo per lo sviluppo e la coesione».

«Reputo inoltre surreale -ha proseguito Scutellà - che chi tra i banchi della maggioranza dopo il crollo del ponte a Longobucco si è affrettato a rimarcare la necessità di più sicurezza per le nostre infrastrutture, oggi si senta appagato e soddisfatto di dover attendere 14 anni per vedere, forse, la 106 diventare una strada sicura».