Non si sbroglia la delicata materia legata alle pensioni dei consiglieri regionali. La I Commissione, presieduta da Franco Sergio, è stata costretta a un nuovo rinvio della proposta di legge che dovrebbe disciplinare la materia. La normativa, in realtà, è frutto del lavoro di unificazione di due distinte proposte presentate rispettivamente da Ennio Morrone e Giuseppe Giudiceandrea. Proprio quest’ultimo ha provato a mettere insieme un testo unico che, però, non ha superato il vaglio degli Uffici legislativi di palazzo Campanella.

La proposta presentata dal consigliere Morrone – adottata quale testo base – si concentra sull’introduzione del sistema previdenziale per i consiglieri delle ultime due legislature, mentre la proposta di legge a firma del consigliere Giudiceandrea contempla anche il ricalcolo dei vitalizi, con sistema contributivo, per i consiglieri delle Legislature antecedenti alla nona. Il presidente Sergio ha spiegato, in apertura dei lavori, che “le problematiche presenti in entrambe le proposte persistono anche nel testo unificato e che il settore legislativo ha sollevato diverse criticità, legate sia alla difformità delle posizioni giuridiche sia alla retroattività delle misure adottate, che andrebbero ad intaccare i diritti acquisiti”.

 

Altra criticità evidenziata: la proposta è carente di norma finanziaria con le ulteriori difficoltà applicative che ne derivano. Per superare il problema, secondo il presidente, sarebbe da ripercorrere il precedente intervento del Consiglio regionale sul contributo di solidarietà, applicato ai vitalizi degli ex consiglieri.

Secondo il proponente Giudiceandrea, invece, non vi sarebbero particolari problemi di incostituzionalità grazie all’introduzione della modifica della metodologia di calcolo, attraverso l’inserimento degli ammortizzatori per il taglio dei vitalizi ed il versamento diretto dei contributi all’Inps. Giudiceandrea ha poi annunciato di avere coinvolto il presidente dell’Inps, Tito Boeri, che si è dimostrato disponibile per un eventuale confronto chiarificatore ed invita la Commissione a programmare una seduta che preveda tale intervento in videoconferenza.

Riccardo Tripepi

 

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