In questi giorni, Tel Aviv avrebbe avviato e poi interrotto in più occasioni i preparativi per la rappresaglia. Intanto gli Usa varano sanzioni contro Teheran
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L'Iran minaccia di attaccare i siti nucleari di Israele se lo Stato ebraico risponderà al recente attacco di missili e droni da Teheran. Lo riferisce la Tass citando il corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica, i Pasdaran. «Una revisione della nostra dottrina e politica nucleare, nonché delle considerazioni precedentemente comunicate, è del tutto possibile», ha detto il comandante della divisione di difesa e sicurezza nucleare Ahmad Haghtalab, secondo il quale Teheran ha determinato l'ubicazione dei "centri nucleari" israeliani ed è pronta a distruggerli in caso di aggressione. Secondo l’emittente AbcNews, Tel Aviv ha avviato, quindi interrotto i preparativi per l'attacco di rappresaglia contro l'Iran in almeno due occasioni nelle notti della scorsa settimana. Il gabinetto di guerra israeliano ha valutato una serie di risposte, dall'attacco ai 'proxy' iraniani nella regione, ma non sul suolo iraniano, a un potenziale attacco informatico.
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Il ruolo degli Usa
Intanto secondo quanto scrive la pubblicazione qatarina Al-Araby Al-Jadeed, citato dal Times of Israel, attribuendo la dichiarazione ad un funzionario del Cairo, gli Stati Uniti avrebbero accettato il piano israeliano per un'operazione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in cambio della rinuncia da parte dello stato ebraico a sferrare un attacco di ampia portata in Iran per rappresaglia contro l'attacco iraniano a Israele.
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In queste ore, inoltre, Joe Biden ha annunciato «nuove sanzioni e misure di controllo dell'export» contro l'Iran dopo l'attacco contro Israele, misure che andranno a colpire in modo particolare i programmi di produzione di missili e droni. «Le sanzioni prendono di mira leader e entità collegate alle Guardie rivoluzionarie iraniane, il ministero della Difesa iraniano e il programma del governo per i droni e i missili che ha permesso lo spudorato attacco», si legge in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca. «I nostri alleati e partner hanno già annunciato o annunceranno sanzioni aggiuntive e misure per limitare i programmi militari destabilizzanti dell'Iran», ha aggiunto il presidente americano ricordando la discussione avuta «con gli altri leader del G7 la mattina dopo l'attacco, siamo impegnati ad agire in modo collettivo per aumentare la pressione economica sull'Iran».