Questa mattina il via alle cerimonie di commemorazione con un minuto di silenzio a Reim, sul luogo del massacro del festival musicale Nova. Nuovo raid su Gaza
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Israele ha dato il via alle cerimonie per il primo anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, causa scatenante dell'attuale guerra a Gaza. A Reim, sul luogo del massacro al festival musicale Nova, una folla ha dato il via alle cerimonie con un minuto di silenzio alle 6.29 (le 5:29 in Italia) ora di inizio dell'attacco del movimento islamista palestinese nel sud del Paese.
Centinaia di persone si sono radunate alle 6:29 (ora israeliana) fuori dalla casa del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme per commemorare l'anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre, chiedendo un accordo per la liberazione degli ostaggi e per il cessate il fuoco. Lo riporta Haaretz aggiungendo che la polizia ha impedito alla folla di avanzare lungo la strada.
Intanto il comune di Petah Tikva, nel centro di Israele, ha annunciato che l'ostaggio Idan Shtivi, 28 anni, è stato assassinato il 7 ottobre 2023 al festival Nova di Reim e il suo corpo è trattenuto a Gaza.
Idf bombarda Gaza: «Sventato attacco di Hamas»
Hamas aveva pianificato di lanciare un più ampio sbarramento di razzi contro Israele questa mattina, e i suoi piani sono stati sventati: lo ha affermato l'Idf - citata dal Times of Israel - sottolineando di aver «sventato una minaccia immediata, in seguito ai primi preparativi e all'identificazione di un'intenzione da parte dell'organizzazione terroristica di Hamas di sparare contro Israele».
I jet israeliani hanno colpito lanciarazzi e tunnel in tutta Gaza pochi istanti prima delle 6:30, secondo l'Idf. Hamas è riuscita a lanciare solo quattro razzi, tre dei quali sono stati intercettati e il quarto è atterrato in un'area aperta.
L'ala militare di Hamas ha rivendicato il lancio di razzi da Gaza verso Israele. Le Brigate Ezzedine Al-Qassam hanno affermato in un comunicato che i loro combattenti hanno sparato proiettili contro «raduni nemici» ai valichi di Rafah, al valico di Kerem Shalom e al kibbutz Holit, vicino al confine con Gaza.