L'esercito israeliano ha rimosso stamattina i carri armati dall'ospedale al-Shifa. I veicoli dell'esercito hanno lasciato il complesso ospedaliero, dove erano entrati due settimane prima.

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno sparato proiettili per coprire la ritirata dei carri armati e hanno lasciato il quartiere di al-Rimal per dirigersi a sudovest della città di Gaza, verso il distretto di Tel al-Hawa. Le Idf non hanno al momento confermato ufficialmente il ritiro. Il Ministero della Sanità della Striscia di Gaza gestito da Hamas ha dichiarato di aver scoperto decine di cadaveri nell'ospedale. «I corpi di martiri, alcuni in stato di decomposizione, sono stati rinvenuti nel complesso e attorno all'ospedale», afferma il dicastero in un comunicato stampa precisando che ci sono danni materiali «molto significativi» su tutti gli edifici dello Shifa.

Hamas ha chiesto scusa per la prima volta agli abitanti della Striscia di Gaza per le sofferenze causate dalla guerra, in una lunga dichiarazione pubblicata ieri sera sul suo canale Telegram. Il movimento islamista palestinese «si scusa» per le difficoltà causate dal conflitto contro l'esercito israeliano che dura da quasi sei mesi. Ma ribadisce anche il desiderio di continuare questa guerra che, secondo Hamas, deve consentire di ottenere «vittoria e libertà» per i palestinesi. Il movimento al potere nella Striscia ha inviato «un messaggio di ringraziamento al popolo» palestinese, di cui riconosce «l'esaurimento». Hamas ha insistito sulle misure che ha cercato di mettere in atto per alleviare le difficoltà, in particolare tentativi di «controllo dei prezzi» entro i limiti delle sue capacità «vista l'aggressione in corso». Ha inoltre affermato di comunicare con «tutte le componenti» della società di Gaza, citando altri movimenti armati, «comitati popolari» e «famiglie» per «risolvere i problemi causati dall'occupazione» israeliana.