Sono andati avanti per tutta la notte, e stanno proseguendo anche durante la mattinata, gli attacchi israeliani in Libano.I social libanesi hanno mostrato le immagini delle vaste deflagrazioni, scoppi multipli in successione, coltri di fumo nero e rosso che si sono alzate su un'area che comprende l'intero blocco di edifici residenziali centrato dai caccia israeliani nelle fondamenta. 

Secondo la stampa del Paese dei Cedri, sei palazzi sono stati rasi al suolo e circa 20 missili sono stati sparati dagli aerei da combattimento partiti dalle basi nel Golan, provocando almeno due morti e 76 feriti. Gli Stati Uniti, hanno riferito funzionari israeliani, sono stati informati del raid prima che fosse messo a segno. Ma il Pentagono ha negato dicendo che il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha parlato con il suo omologo israeliano Yoav Gallant, mentre seguiva l'operazione in corso dal bunker di Tel Aviv.

L'Idf, subito dopo le prime notizie dell'attacco, ha dichiarato di aver colpito «il principale quartier generale dell'organizzazione sciita sostenuta dall'Iran che si trovava sotto un edificio residenziale nel quartiere Dahiya della capitale libanese», zona interamente sotto il controllo delle falangi di Nasrallah. Secondo la tv pubblica israeliana Kan, l'Aeronautica ha usato bombe anti-bunker penetranti del peso di una tonnellata ciascuna. Che hanno avuto un effetto devastante sui palazzi colpiti: sui social i residenti hanno postato scene apocalittiche, un mare di macerie, focolai di incendi.

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Dopo le prime smentite sulla morte del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, un funzionario israeliano ha detto al Jerusalem Post che «è difficile credere che ne sia uscito vivo», riferendosi al massiccio raid aereo di ieri sera sul quartier generale centrale di Hezbollah a Beirut. Il funzionario ha confermato che il leader del movimento armato sciita era uno degli obiettivi dell'attacco. Mentre una fonte vicina a Hezbollah ha riferito che Nasrallah non è raggiungibile dopo il raid.

Un portavoce dell'esercito israeliano ha detto che è stato ucciso. Lo scrive Ynet.  «A seguito di informazioni precise fornite dall'Idf e dall'apparato di sicurezza israeliano, i caccia dell'aviazione militare israeliana hanno effettuato un attacco mirato al quartier generale centrale dell'organizzazione terroristica Hezbollah, situato sotto un edificio residenziale nell'area di Dahieh a Beirut. L'attacco è stato eseguito mentre la catena di comando senior di Hezbollah stava operando dal quartier generale, portando avanti attività terroristiche contro i cittadini dello Stato di Israele», affermano le forze armate israeliane. 

L'Idf ha reso noto che sono stati colpiti «obiettivi terroristici strategici» di Hezbollah tra cui «impianti di produzione di armi, edifici utilizzati per immagazzinare armi avanzate, centri di comando chiave dell'organizzazione, lanciatori di Hezbollah puntati contro il territorio israeliano e infrastrutture terroristiche in cui operavano i terroristi di Hezbollah». 

Nella notte l'Idf ha anche reso noto che è stato «eliminato il comandante dell'unità missilistica di Hezbollah nel sud del Libano, il terrorista Muhammad Ali Ismail», insieme al suo vice, Hussein Ahmad Ismail

Durante la notte è stato ucciso in un raid aereo anche Ahmed Muhammad Fahd, il capo di una rete di Hamas nel sud della Siria, come confermato dall'Idf. Fahd era responsabile della pianificazione di operazioni terroristiche contro le truppe israeliane e contro Israele, in particolare attraverso il lancio di razzi sulle alture del Golan. Le autorità militari israeliane hanno dichiarato che Fahd è stato eliminato mentre stava preparando un attacco. 

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha affermato stamattina che l'attacco israeliano a Beirut è un «crimine di guerra», e rivela «ancora una volta la natura del terrorismo di Stato del regime».

Israele: «Gli attacchi continuano»

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto sapere che gli attacchi in Libano continuano, in risposta ad almeno 5 razzi provenienti dal territorio libanese, la maggior parte dei quali è stata intercettata.

Le sirene avrebbero suonato in diverse zone nel nord di Israele, in particolare nelle zone di Wadi Ara, Samaria e Menashe, e sono stati identificati cinque proiettili provenienti dal territorio libanese, la maggior parte dei quali è stata intercettata.

Ordinata l'evacuazione degli ospedali a Beirut

Il Ministero della Salute libanese ha annunciato un piano per evacuare gli ospedali nel sud di Beirut dopo gli attacchi aerei israeliani della notte, i più intensi dalla guerra del Libano del 2006. Lo scrive l'agenzia turca Anadolu.

In una dichiarazione, il Ministero ha anche esortato gli ospedali di Beirut, del Monte Libano e di altre aree non colpite a sospendere i trattamenti di casi non urgenti fino alla fine della settimana per accogliere i pazienti dei sobborghi meridionali colpiti.

L'evacuazione avviene dopo che più di 40 attacchi aerei israeliani hanno preso di mira quartieri come Burj al-Barajneh, Kafaat, Choueifat, Hadath e Lailaki.