L'esercito punta gli occhi sugli ospedali, dove secondo l'intelligence si nascondono gli alti esponenti di Hamas. Intanto Netanyahu ribadisce: «Niente cessate il fuoco fino al ritorno dei nostri ostaggi»
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«Oggi abbiamo circondato Gaza City». Lo ha affermato il portavoce militare di Israele Daniel Hagari, che ha aggiunto: «La Striscia è ora divisa in due settori: Nord e Sud».
L’offensiva prosegue, mentre il calcolo delle vittime continua a salire. Il bilancio dei morti a Gaza è di 9.770 secondo quanto riferisce il ministero della Sanità di Hamas, almeno 4.800 sono minori.
«Al momento l'esercito israeliano non ha dato ordine alle unità di entrare nell'ospedale di Shifa, dove secondo l'intelligence si nascondono gli alti esponenti di Hamas – ha aggiunto Hagari –. Alti funzionari dell'Idf non hanno escluso un'operazione militare nell'ospedale se sarà possibile metterla in atto».
Hamas afferma che Israele sta effettuando «intensi bombardamenti» attorno a diversi ospedali di Gaza.
Secondo il portavoce dell’esercito israeliano Hamas si fa scudo sistematicamente di ospedali per le proprie attività militari. Dopo aver già accusato l’organizzazione terroristica di aver installato i propri comandi militari alla base e sotto l'ospedale al-Shifa (il principale di Gaza) Hagari ha fornito nuovi esempi, menzionando l'ospedale Sheikh Hamed (un'istituzione finanziata dal Qatar) e l'ospedale “Indonesiano”, nel nord della Striscia.
Intanto il presidente Benyamin Netanyahu ha ribadito la posizione, già nota, del suo governo: «Non ci sarà cessate il fuoco fino al ritorno dei nostri ostaggi. Lo abbiamo detto ai nostri amici e nemici. Andremo avanti finché non li avremo sconfitti».
Il valico di Rafah, tra Gaza e l'Egitto, resta chiuso anche oggi per l'uscita degli stranieri e binazionali. Lo hanno riferito fonti locali ricordando che Hamas ha condizionato la riapertura del valico al passaggio degli stranieri alla uscita di feriti palestinesi del nord della Striscia di Gaza City. Il valico resta tuttavia in funzione per l'ingresso di aiuti umanitari internazionali.
E oggi la guida suprema dell'Iran Ali Khamenei ha incontrato a Teheran il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, assieme a una delegazione. «La politica permanente della Repubblica islamica dell'Iran è di sostenere le forze della resistenza palestinese contro i sionisti occupanti. I crimini del regime sionista a Gaza sono direttamente sostenuti dagli Usa e da alcuni governi occidentali», ha affermato Khamenei su X a proposito dell'incontro.