Tre alberi in memoria di Stefania, Christian e Nicolò. Una quercia rossa per Stefania, mamma dolce e coraggiosa che ha perso la vita cercando di portare i suoi bambini in salvo dalla furia del torrente Cantagalli e due frassini per le sue creature.


Nel giorno di Ognissanti Curinga, paese di nascita di papà Angelo Frijia, omaggia le tre vittime della tragedia di San Pietro Lametino accogliendo la proposta lanciata dall’associazione ambientalista Costa Nostra e regalando alla comunità una bellissima aiuola di fronte alla Chiesa Matrice con una targa a ricordare la sciagura.


Sotto la pioggia battente Angelo, insieme ad altri volontari, ha piantato i tre alberi, circondato dalla commozione e dal dolore dei partecipanti alla cerimonia. Forte il desiderio di non lasciare che il ricordo di Stefania, Christian e Nicolò sbiadisca ma anche quello di lanciare un messaggio.


Dell’aiuola la comunità dovrà prendersi cura così come tramite la prevenzione e la manutenzione bisognerebbe prendersi cura del nostro territorio per evitare che la natura ci presenti il conto.


«Cose del genere non devono succedere più, nessuno merita questo»
ha commentato Angelo Frijia indossando la maglietta con la foto dei suoi cari. Presenti anche i volontari che hanno per giorni cercato il figlioletto Nicolò nelle campagne di San Pietro.



E fa specie pensare che da quella sciagura ad oggi, nonostante non sia passato neanche un mese, la Calabria abbia dovuto piangere nel fango altre vittime.

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