Fortunatamente hanno danneggiato solo le vetrate gli otto colpi di pistola esplosi ieri sera contro la porta di ingresso di un ristorante a Cosenza di proprietà della sorella del collaboratore di giustizia Roberto Violetta Calabrese. 

 

Sul posto sono giunti tempestivamente gli agenti della squadra mobile di Cosenza, guidati dal dirigente Giuseppe Zanfini, che hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto e risalire ai responsabili del gesto.

 

Le dichiarazioni di Roberto Violetta Calabrese, che iniziò a collaborare nel 2013, furono essenziali per far luce su molti degli episodi criminosi riconducibili al clan Rango-Zingari. Proprio ieri il Sostituto procuratore di Catanzaro, ha chiesto un ergastolo e pene dai 22 ai 2 anni contro nei confronti dei 35 imputati al processo contro il clan, cosca egemone nel cosentino.

 

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