VIDEO | Il consigliere regionale Pedà lancia l'allarme sul sistema sanitario calabrese in crisi nera. Le strutture esistenti vengono ridimensionate mentre il progetto dei nuovi nosocomi si sta tramutando in un incubo
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È l’anno zero della sanità calabrese, con gli ospedali esistenti smantellati pezzo dopo pezzo, strutture che assomigliano sempre più a delle riserve indiane nelle quali si lotta per mantenere in vita in reparto o a qualche posto letto in più. Nelle macerie della sanità regionale ci si era aggrappati per un decennio al sogno della costrizione delle nuove strutture sanitarie, che dovrebbero sorgere a Vibo Valentia, Palmi e nella sibaritide. Un sogno che nel corso degli anni si è trasformato in una specie di incubo per i tempi infiniti e la promesse fino a oggi non mantenute. Anche i segnali che arrivano dall’ultima seduta della commissione sanità, tenuta ieri sera in Regione, non sembrano smentire i più funesti presagi.
In Calabria emergenza sanitaria
«Oggi in commissione sanità è emerso quello che si sapeva da tempo – ha dichiarato il consigliere regionale Giuseppe Pedà - L’emergenza sanitaria decretata nel 2007 ha causato la chiusura degli ospedali esistenti in diverse zone della Calabria, con l’illusione della costruzione di quelli nuovi, ma la direzione sanitaria non è riuscita a darci date certe. Quello che abbiamo detto sia alla direzione sanitaria che ai tecnici di iniziare a prevedere di attuare il decreto Scura perché, per esempio, molti posti letto previsti in quel documento restano lettera morta. Questa terra ha bisogno di sanità e noi dobbiamo dare risposte serie ai cittadini». Per Pedà bisogna «chiedere con forza che i nuovi ospedali vengano costruiti, però, nello stesso tempo, con altrettanta forza dobbiamo pretendere che in quelli esistenti vengano ripristinati i servizi sanitari».
Quadro preoccupante
Entrando nel merito della riunione in commissione sanità, Pedà ha spiegato che «l’ingegnere Gidaro ha fatto un excursus sui tre ospedali molto sintetico, dicendo che Sibari è più avanti, mentre Palmi e Vibo sono più indietro. A Sibari siamo al progetto definitivo, in questo momento al vaglio di un ente che deve verificare la conformità del progetto al bando. Mi chiedo se quello di Sibari è il progetto più avanzato a che punto siamo con quelli di Palmi e Vibo?».
Un quadro preoccupante, quindi, quello che filtra dagli uffici della regione, rispetto alla realizzazione delle nuove strutture, la cui costruzione era stata decisa addirittura nel 2007. Un quadro aggravato da segnali negativi che riguardano in generale tutto il comparto della sanità calabrese.
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