Sanità, decreto da 40 milioni: la ripartizione provincia per provincia

Le somme sono vincolate per il 70% alla realizzazione delle cinque linee progettuali imposte dal ministero e da attuare entro il 2018

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di Luana  Costa
18 ottobre 2018
16:10

Quaranta milioni di euro vincolati per il 70% alla realizzazione delle cinque linee progettuali previste a livello ministeriale come obiettivi sanitari da realizzare per il 2018. È pioggia di milioni nel comparto della sanità calabrese che, attraverso il decreto emanato dal commissario ad acta Massimo Scura, ha recepito l’intesa Stato-Regioni nel corso della quale sono stati fissati gli obiettivi da perseguire e assegnate le relative somme. Per la Calabria sono stati stanziati quaranta milioni di euro che il commissario ha provveduto a ripartire tra le aziende sanitarie e ospedaliere regionali.

 


Obiettivi e risorse

Sono complessivamente cinque le linee progettuali che il ministero della Sanità ha stabilito come prioritarie per il 2018: il percorso diagnostico terapeutico condiviso e personalizzato per pazienti con multicronicità, la promozione dell'equità in ambito sanitario, la costituzione e l’implementazione della rete della terapia del dolore e lo sviluppo delle cure palliative in area pediatrica, il piano nazionale prevenzione e la tecnologia sanitaria innovativa come strumento d’integrazione tra ospedali e territorio. Le risorse (40.178.78 per la precisione) saranno trasferite alla Regione nella misura del 70% ma solo dopo aver ricevuto e approvato specifici progetti relativi a ciascuna linea progettuale. Una volta avuto il via libera sarà liquidata, quindi, la restante quota del 30%, in ogni caso vincolata alla concreta realizzazione dei progetti, pena il recupero totale delle somme stanziate

 

Ripartizione

Dodici milioni è lo stanziamento complessivo fissato per la realizzazione dei progetti ricadenti nella prima linea di indirizzo. Sette milioni, invece, per promuovere l’equità in ambito sanitario. Rispettivamente, un milione e ottocentomila euro per la costituzione di un’adeguata rete della terapia del dolore, da realizzare anche in ambito pediatrico. Oltre nove milioni sono state liquidate per attuare il piano regionale prevenzione mentre otto milioni sono stati destinati all’innovazione tecnologica. Il totale è stato così ripartito dal commissario Scura tra le aziende sanitarie e ospedaliere regionali. A ottenere il maggior numero di finanziamenti è stata l'Asp di Cosenza, cui sono state assegnati 12 milioni di euro, alle sue spalle Reggio Calabria con 8 milioni, 6 sono stati finanziati a Catanzaro, mentre rispettivamente 3 e 2 milioni sono toccate all'Asp di Crotone e Vibo Valentia. Un'ulteriore quota è stata poi suddivisa tra le tre aziende ospedaliere (Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, Annunziata di Cosenza e Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria) e il policlinico universitario Mater Domini. In questo caso la ripartizione è stata più equilibrata: circa un milione e settecentomila euro sono stati destinati ai tre hub mentre poco meno di un milione (995mila euro) per il policlinico universitario.


Luana Costa

 

Giornalista
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