L'operazione della Dda di Reggio Calabria andò contro un imponente cartello della droga gestito dalla 'ndrangheta
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Si chiude con due assoluzioni e leggeri sconti di pena il secondo grado del processo nato dall'inchiesta Santa Fe, operazione della Dda di Reggio Calabria contro un imponente cartello della droga gestito dalla 'ndrangheta.
La Corte d'appello ha assolto Giuseppe Papasergi e Vincenzo Sainato, mentre ha condannato Antonio Campanella a 8 anni di carcere , Fulvio Fortugno 8 anni e 7 mesi, Angelo Romeo 11 anni e 8 mesi, Alessandro Mazzullo 10 anni, Domenico Sainato 12 anni e 4 mesi, Giuseppe Tirintino 7 anni e 6 mesi, Massimo Femia 2 anni e 8 mesi, Giuseppe Oliveri 8 anni e 2 mesi, Giuseppe Tirintino 5 anni e 4 mesi, Francesco Gioffrè 10 anni e 2 mesi, Rocco Calabrò 8 anni, Antonino Carbone 7 anni e 6 mesi, Giuseppe Carbone 8 anni e 6 mesi, Francesco Di Marte 18 anni, Vincenzo Di Marte 9 anni e 4 mesi, Nicodemo Fumo 6 anni e 8 mesi, Placidi Giacobbe 10 anni, Rosario Grasso 15 anni e 4 mesi, Bruno Oliverio 8 anni e 2 mesi, Giuseppe e Vincenzo Alvaro 20 anni.
L’operazione, scattata nel giugno 2015, è una delle inchieste più importanti di sempre in materia di narcotraffico, tanto che alle indagini della Guardia di Finanza ha partecipato pure la Dea americana e la Guardia Civil spagnola. “Santa Fe” è, infatti, il nome del centro commerciale spagnolo dove è stato arrestato il broker calabrese della cocaina Roberto Pannunzi, detto “Bebè”, fra i principali narcotrafficanti su scala mondiale.