Convalidati tutti e dodici i fermi emessi nell’ambito dell’operazione Reventinum scattata nei giorni scorsi. Il gip, che ha inoltre disposto la trasmissione degli atti al gip distrettuale di Catanzaro, ha applicato la custodia cautelare in carcere per tutti gli indagati accusati di associazione di tipo mafioso e a vario titolo di estorsione, violenza privata e sequestro di persona, danneggiamento a seguito di incendio, detenzione illegale di armi, aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.

Restano quindi in carcere Pino Scalise, 61 anni, Luciano Scalise, 41 anni, Andrea Scalzo, 38 anni, Angelo Rotella, 36 anni, Vincenzo Mario Domanico, 43 anni, Salvatore Domenico Mingoia, 54 anni, Cleo Bonacci, 57 anni, Eugenio Tomaino, 55 anni, Giuliano Roperti, 50 anni, Ionela Tutuianu, 42 anni, Giovanni Mezzatesta, 43 anni, Livio Mezzatesta, 40 anni.

Solo a Pino Scalise viene contestato anche il sequestro di persona ai danni dell’avvocato Francesco Pagliuso avvenuto nel 2012, quattro anni prima del suo omicidio avvenuto il 9 agosto 2016.

 

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