Continuano le indagini sull'agguato a Seminara. ll procuratore di Reggio Calabria: «L'attenzione resta alta»
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Continuano senza sosta le indagini condotte dai Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, per fare luce sull’omicidio di Giuseppe Fabio Gioffrè, accaduto lo scorso 21 luglio nelle campagne di Seminara. Accanto alle investigazioni, l’attività dei carabinieri si sviluppa anche sotto il profilo preventivo: i militari dell’Arma hanno infatti, rafforzato anche il dispositivo di controllo del territorio sull’area di interesse, con pattuglie nei centri abitati e perlustrazioni nelle aree agricole circostanti. Per quanto riguarda invece al bambino rimasto ferito nell’agguato, che è stato sentito dagli investigatori e che non è stato in grado di riferire particolari di rilievo per la ricostruzione dei fatti, i medici si sono oggi espressi in termini ottimistici sulle sue condizioni di salute e sulle prospettive di guarigione, sciogliendo la prognosi riservata. Lo stesso dovrà comunque rimanere ricoverato presso il "Grande Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli" di Reggio Calabria per proseguire le cure mediche. Proprio in merito alla testimonianza fornita dal bambino agli investigatori abbiamo intervistato il procuratore reggino Giovanni Bombardieri.
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