VIDEO | È stato lo chef calabrese Gennaro Di Pace con il suo team a preparare le pietanze servite nel corso della serata che in teoria sarebbe dovuta servire a promuovere la Calabria nel mondo. Una trasferta in terra umbra che sta sollevando scandalo per l’entità delle risorse impiegate, fondi pescati nel Piano di sviluppo turistico regionale e sottratti alla loro destinazione primaria
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Terrina di coniglio su brodo di liquerizia e cipolla di Tropea in agrodolce, riso di Sibari mantecato in crema di pecorino, melassa di fichi e noci. E ancora: spaghetto al peperoncino fino dolce, acciughe, capperi, baccalà marinato e polvere di olive nere; filetto di manzo di razza Podolica in salsa Magliocco e frutti rossi con yogurt acido e bergamotto.
Menù stellato per 60 vip
È quasi un menù stellato quello che hanno potuto gustare i fortunati 60 ospiti di Mario Oliverio alla cena pagata con una parte dei 100mila euro pescati dai fondi europei destinati allo sviluppo del turismo calabrese e serviti invece per far partecipare il presidente della Regione al Festival dei due mondi di Spoleto.
Centomila euro dai fondi per il turismo
Qui, in Umbria, il governatore è entrato nella rosa di ospiti degli Incontri di Paolo Mieli, un format prodotto dalla società di comunicazione e marketing Hdrà, che nel maggio scorso aveva presentato alla Regione una proposta per la vendita di tutto il pacchetto: intervista da parte dell’ex direttore del Corriere della Sera e cena di gala di rappresentanza, il tutto al prezzo di 100.040 euro. Un affarone, deve aver pensato il governatore, che sicuramente ha valutato anche l’influenza sui media italiani della società proponente, in grado di assicurargli un po’ di spazio su qualche giornale nazionale. È stato così, ad esempio, sulla Stampa, dove il 12 luglio è uscito un articolo nel quale Oliverio assicura che “il turismo calabrese torna a crescere”, con buona pace del presidente di Federalberghi, Vittorio Caminiti, che proprio a LaC News 24 ha recentemente denunciato un calo di presenze che oscilla tra il 20 e il 30 percento, sostenendo che i dati della Regione sono “dopati” perché di parte.
Promozione turistica assente
Il turismo, comunque, c’entra poco nella trasferta umbra del presidente e del suo entourage, nonostante nelle pezze d’appoggio emesse da giunta e apparato burocratico la partecipazione della Regione al Festival dei due mondi viene spacciata come “una eccezionale opportunità di visibilità del prodotto Calabria sul palcoscenico internazionale”, in grado di perseguire gli obiettivi di “riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche calabresi” previsti in maniera specifica dal Programma di azione e coesione (Pac) 2014-2020.
Nonostante la premessa altisonante, alla fine della fiera si è trattato solo di una cena e di una comparsata. Cosa che sarebbe potuta passare anche in sordina se non si fosse perso il senso della misura andando a sottrarre ben 100mila dai fondi europei destinati al turismo calabrese.
Ecco chi erano i vip
«Molti volti noti della vita politica, manageriale e culturale del Paese - si legge nel comunicato inviato all’indomani della serata vip - hanno potuto assaporare le eccellenze gastronomiche calabresi e ammirare dall’alto il concerto di Francesco De Gregori, che proprio quella sera si teneva in piazza Duomo». Tra i “volti noti”, la nota riporta la presenza «dell’amministratore delegato di Enel Francesco Starace, del consigliere Rai Carlo Freccero, del direttore del Foglio Claudio Cerasa, del presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia e di Giulio Napolitano». «Una serata veramente speciale - insiste il comunicato - a cui hanno partecipato anche artisti del calibro di Ennio Fantastichini, le scrittrici Alessandra Fiori e Camilla Baresani, la conduttrice Rai Livia Azzariti e i giornalisti Giancarlo Loquenzi, Alvaro Moretti e Giuseppe Di Piazza».
È lo chef l'unica nota positiva
Nella speranza che almeno qualcuno di loro decida di fare le vacanze in Calabria, quantomeno per avere un minimo (ma proprio un minimo) ritorno “dell’investimento” fatto dalla Regione, l’unica nota positiva è il coinvolgimento del giovane chef Gennaro Di Pace, talento della cucina calabrese che con il suo ristorante - l’Osteria Porta del Vaglio, a Saracena - porta, lui sì, la Calabria nel mondo.
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Cena e intervista al prezzo di 100mila euro. Tanto è costata la trasferta umbra di Oliverio