Continua l’ondata di solidarietà nei confronti di Mimmo Lucano, dopo la clamorosa notizia dell’arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Tra le molte voci levatesi in sua difesa, anche quella dell’Usb, pronta a manifestare sabato 6 ottobre proprio a Riace: «L’arresto di Mimmo Lucano – fa sapere l’Unione Sindacale di Base -, sindaco del Comune di Riace, effettuato da parte della Guardia di Finanza su mandato della Procura della Repubblica di Locri, non fermerà un modello di accoglienza basato sul rispetto della dignità delle persone. L’Usb difende il lavoro di Mimmo Lucano “accusato ingiustamente”, annunciando una manifestazione per il 6 ottobre».


«Le inchieste giudiziarie a orologeria – scrivono dal sindacato – non possono sminuire l’importanza e l’efficacia del ‘modello Riace’, costruito da Mimmo Lucano nella massima trasparenza e senza alcun tornaconto personale. Usb è al fianco di sindaco Mimmo Lucano e della sua famiglia, perché la macchina salviniana è riuscita a colpire anche la compagna di Lucano con il divieto di dimora. Usb sarà a Riace il 6 ottobre per manifestare solidarietà e chiedere che giustizia sia fatta, contro accuse palesemente strumentali».


Dello stesso avviso anche i Cobas che, tramite il portavoce nazionale Piero Bernocchi, hanno annunciato che le manifestazioni di protesta nate in tutta Italia «continueranno per tutta la settimana, culminando con il corteo che sabato 6 ottobre alle ore 15 percorrerà Riace fino alla casa di Mimmo Lucano. La protesta contro questo clamoroso atto da "regime di polizia" – prosegue Bernocchi - si sta diffondendo rapidamente in tutta Italia e in altri paesi d'Europa, laddove l'esperienza di Riace era stata seguita in questi anni con grande interesse».


Ma l’azione del sindacato non terminerà con il corteo di Riace: «I Cobas parteciperanno a tutte queste iniziative ma nel contempo ritengono fondamentale - come già varie reti, assemblee nazionali e strutture locali hanno proposto in questi giorni - che le forze antiliberiste, antirazziste e antiautoritarie diano vita ad una vasta coalizione aperta e plurale - in cui ognuno mantenga la propria specificità, senza gerarchie o impossibili "reductio ad unum" - che, come primo atto significativo, dia vita ad una grande manifestazione nazionale che porti in piazza, in coincidenza con il periodo di discussione in Parlamento del decreto Salvini e della Legge di Stabilità, centinaia di migliaia di persone contro l'ignobile decreto e contro le politiche reazionarie, razziste e ultra-autoritarie di questo governo», conclude Bernocchi.

 

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