La deposizione del collaboratore Virgiglio, sentito dagli avvocati difensori nel processo “Breakfast”: «L'ex ministro fu scelto da Ugolini perché conosceva l'ex presidente Impregilo». E precisa alcuni nomi di personaggi legati al mondo dell'ex ambasciatore
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«Scajola conosceva molto bene il professore Savona, ex ministro e all’epoca presidente di Impregilo. Me lo disse Ugolini che aveva scelto Savona come canale». Sono le parole del pentito Cosimo Virgiglio, sentito nuovamente oggi nell’ambito del processo “Breakfast”, in corso davanti al Tribunale di Reggio Calabria e che vede fra gli imputati l’ex ministro dell’Interno, Claudio Scajola, accusato di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena.
Savona e Impregilo
Rispondendo alle domande degli avvocati, Virgiglio ha ripercorso quanto già affermato in sede di interrogatorio circa la volontà del clan Molè di inserirsi negli appalti per i lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria. Per questo avrebbe inviato i suoi rappresentati da gran Gran Maestro Giacomo Ugolini, il quale poi, stando alle parole del pentito, avrebbe scelto Claudio Scajola come canale proprio in virtù della sua conoscenza con Savona, all’epoca dei fatti al vertice di Impregilo. Virgiglio, incalzato dalle domande dei legali, ha aggiunto che «nel giugno 2005, c’è stato uno dei primi approcci della famiglia Cedro, i quali hanno chiesto ad Ugolini, per conto dei Molè, di intervenire con Impregilo». Ci sarebbe stato un primo incontro avvenuto a Roma e poi altre riunioni a Gioia Tauro, in casa di Cedro. Virgiglio, proprio in virtù del fatto che le domande della difesa erano tese a smentire le sue dichiarazioni circa il viaggio di Cedro a casa di Scajola, per incontrare l’allora ministro, ha rimarcato di aver ricevuto una chiamata da Cedro il quale gli disse di essere a Diano Marina. «Non so se Scajola fece qualcosa – ha sottolineato Virgiglio – ma di certo Rocco Molè ha praticamente monopolizzato i cantieri per i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria».
Il sistema Ugolini
La deposizione di Virgiglio ha poi riguardato anche alcuni nomi di personaggi che sarebbero stati legati al sistema di potere messo in piedi da Ugolini. Fra questi, ci sono imprenditori come Caltagirone e Vincenzo Speziali, Emo Danesi e Pippo Marra dell’Adn, ritenuto da Virgiglio un «amico di Claudio Scajola, perché così mi era stato riferito da Ugolini che aveva una sorta di lista che ci permetteva di sapere come muoverci e con chi farlo, in tutte le regioni d’Italia», ha ricordato Virgiglio in chiusura della sua deposizione. Il contro esame del sostituto commissario Giuseppe Gandolfo, invece, è stato rinviato ad altra data per problemi nel deposito di alcuni documenti arrivati in ritardo a disposizione degli avvocati difensori.
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