Il plesso scolastico è nuovo di zecca, l’ascensore ancora immacolato. Funziona, lo certifica il collaudatore. Ma senza la stipula di un contratto di manutenzione con una ditta specializzata, per come prescritto dalla legge, il suo utilizzo rimane interdetto. A farne le spese il giovane Francesco, un vivace ragazzo di 13 anni affetto da una tetraparesi e costretto a muoversi con l’ausilio di una sedia a rotelle.

Il difficoltoso trasporto

Siamo ad Amantea. L’istituto è dotato di un montascale cingolato, donato dalla locale sezione del Rotary, per il trasporto del giovane dall’ingresso alla sua aula, ubicata al primo piano.
La soluzione, non propriamente agevole ancorché efficace, doveva essere temporanea. Ma le settimane passano, e l’ascensore continua a rimanere bloccato: «Per noi è un disagio – dice ai microfoni del nostro network Maria Rosaria, la madre di Francesco –. Secondo me, ma anche secondo il padre, l’impiego quotidiano del montascale, utilizzato con il supporto dei collaboratori scolastici, comunque non offre un approccio in piena sicurezza. Si vede chiaramente come l’attrezzo non sia stabile. L’ausilio quindi, a mio parere, non è adatto a trasportare mio figlio lungo le due rampe di scale che separano l’ingresso della scuola dalla sua aula».
In ogni caso, ai genitori del ragazzo appare assurdo che lo stabile abbia un ascensore e che tale ascensore non venga messo in funzione: «La dirigente scolastica ha sollecitato il sindaco a stipulare il contratto di manutenzione per risolvere il problema e non capisco per quali motivi si stia perdendo tutto questo tempo».

Aula al piano terra

All’inizio dell’anno scolastico si era trovata una prima soluzione provvisoria, collocando temporaneamente la prima media frequentata da Francesco al piano terra. «E però – ha spiegato la preside Licia Marozzo – in realtà il piano terra dell’edificio dispone soltanto di aule adibite a laboratori. Per cui abbiamo adattato un aula il pavimento è però disseminato di torrette. Era una situazione provvisoria, nelle more dell'attivazione dell'ascensore. Nel frattempo abbiamo recuperato un montascale cingolato perfettamente a norma e lo abbiamo messo in funzione. Per questo posso affermare senza timori che attualmente per il ragazzo non sussistono barriere architettoniche. Sull’ascensore – ha aggiunto la dirigente - la sollecitazione nei confronti del Comune è costante». 

La posizione del Comune

E il sindaco Vincenzo Pellegrino in effetti, da oltre un mese per il tramite dell’ufficio tecnico, ha avviato la procedura per la sottoscrizione del contratto di manutenzione per l’ascensore. La pratica però, è ancora in itinere: «Delle ditte specializzate che abbiamo contattato alcune non si sono presentate, altre invece stanno perfezionando le proprie valutazioni e, speriamo al più presto, sottoporranno all’ente le proprie offerte. Ma come ben si sa la burocrazia ha i suoi tempi e purtroppo non rispetta le esigenze dei cittadini».
Un ostacolo non secondario sarebbe rappresentato dalla tipologia di ascensore installato i cui ricambi, secondo quanto abbiamo appreso, sarebbero di difficile reperibilità. La circostanza a quanto pare scoraggia le aziende locali specializzate dall’assumersi l’onere della manutenzione.

Aspettando la soluzione

Nel rimpallo delle responsabilità almeno un dato su tutti emerge con estrema chiarezza; quarto di cinque figli Francesco può contare sull’affetto incondizionato della famiglia, sull’amicizia dei compagni di classe e sull’assistenza dei docenti e del personale scolastico che gli vogliono bene. E in attesa di poter varcare la soglia del famigerato ascensore, almeno questa è una buona notizia.

Ad Amantea, nel nuovo plesso dell'Istituto Comprensivo, manca il contratto di manutenzione dell'ascensore. L'impianto rimane quindi inutilizzabile, con disagi per la mobilità di un ragazzo disabile costretto sulla sedia a rotelle.