VIDEO | Nella conferenza stampa post partita l'allenatore delle Aquile ha provato a spiegare i motivi della disfatta maturata a Piacenza: «Tutto quello che avevo detto io ieri è venuto meno, il primo a essere responsabile di questa sconfitta sono io»
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Una gara da dimenticare e anche in fretta per il Catanzaro che oggi pomeriggio è uscito sconfitto per 3 a 0, nel match valido per il 21esimo turno del campionato di Serie B, contro la Feralpisalò. Nella conferenza stampa post partita mister Vivarini ha provato a spiegare i motivi di questa disfatta: «C’è poco da parlare. Dobbiamo rimboccarci le maniche e preparare la prossima partita. Tutto quello che avevo detto io ieri è venuto meno, il primo a essere responsabile di questa sconfitta sono io».
«Dovevamo almeno pareggiare con loro – continua -, invece siamo stati blandi in tutte le situazioni di palle sporche, difficili da lavorare. Abbiamo fatto discretamente il primo quarto d’ora di ogni tempo. Molto poco per l’intento di questa partita».
Una difesa che ancora non soddisfa l’allenatore del Catanzaro: «Questa settimana abbiamo lavorato tanto sulla fase difensiva, dobbiamo aggredire al limite dell’area e dobbiamo farlo bene. La prima palla che ha avuto la Feralpi è d in gol. Ci sono state delle difficoltà, bisogna stare zitti e lavorare duramente. La Serie B è questa, oggi è l’ennesima dimostrazione che anche l’ultima in classifica può fare molto male. Devi affrontare queste partite in maniera diversa».
Poi sugli avversari: «La Feralpi ha fatto una partita difensiva ed è stata molto concentrata a non prendere gol. Non è facile incidere in questi casi, erano arroccati dietro e molto solidi. Abbiamo avuto occasione per pareggiare, in linea di massima ci sono state delle situazioni che potevano andare a favore nostro. Dovevamo stare sul pezzo ma non ci siamo stati».
Infine Vivarini conclude su mercato e tifosi: «Io non parlo più del mercato, basta così. Bisogna stare zitti e lavorare. C’è solo da prendere atto di quello che fanno i tifosi e fare i complimenti a loro. A noi piacerebbe ricambiare questo calore e questo affetto con i risultati».