Domenica scorsa il campionato di Eccellenza è sceso in campo per disputare l’ultima giornata del girone d’andata. Al giro di boa la Gioiese comanda con 10 punti di vantaggio sulla Reggiomediterranea. Per il resto regna tanto equilibrio, sia nella corsa play off che in quella per la salvezza. A 15 giornate dalla fine del torneo si sta materializzando, però, una situazione clamorosa che riguarda l’Acri, una delle squadre storiche del panorama calcistico calabrese. 

I rossoneri, infatti, sembrano già essere arrivati al capolinea e si autocandidano incredibilmente alla retrocessione. I lupi cosentini, nella stagione in corso sono partiti in ritardo a causa di alcuni problemi societari che si sono verificati durante l’estate scorsa, dopo una stagione, quella 2021-2022, conclusa ai play off in campionato e con una finale di Coppa Italia dilettanti persa contro il Locri.

La squadra guidata dal giovane Carmine Perri, è stata allestita strada facendo e, nonostante occupi attualmente l’ultimo posto in classifica con 10 punti, è paradossalmente in corsa per la salvezza, considerando ancora tutto il girone di ritorno a disposizione. I lupi silani sono in questo momento con un ritardo di una sola lunghezza dal Bocale che precede, a due punti dal Gallico Catona terzultimo e a 8 punti dalla salvezza diretta. Insomma con ancora 45 punti a disposizione, il discorso salvezza è ancora apertissimo.

Ma all’interno del sodalizio guidato da Carlo Stumpo, qualcosa si è rotto. Questa volta definitivamente. A fare rumore è anche il silenzio assordante di una piazza solitamente passionale e attaccata ai colori rossoneri. Allo stato attuale l’intera rosa della prima squadra sta lasciando e sui social stanno arrivando i vari messaggi di saluti, come quello del portiere Matteo Calderaro, del centrocampista Raffaele Algieri e dell’attaccante Francesco Perri. C’è poi chi ha già indossato un’altra casacca come Vincenzo Scognamiglio passato alla Promosport.

Insomma al rientro a gennaio l’Acri si ritroverà con ogni probabilità a scendere in campo con la formazione juniores o, addirittura, potrebbe arrivare il ritiro. Scelta quest’ultima estrema ma dopo i vari colpi di scena da non escludere.