Tante persone avvolte in un antico ipogeo scavato nel ventre del Rione Sanità travolte da una Calabria coraggiosa e sperimentale eppure profondamente autentica e tradizionale
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Una bella serata calabrese a Napoli, dove i protagonisti hanno portato la Calabria in un antico ipogeo della Sanità: prima l’aperitivo dai sapori bruzi e poi Daniel e Giorgio Caporale hanno stregato tutti.
Sarà stata l’atmosfera di Acquaquiglia del Pozzaro, uno dei luoghi più suggestivi di Napoli, saranno state la voce di Daniel Cundari e le chitarre di Giorgio Caporale, in scena con l’anteprima di Synesthesia, una proposta di poesia-teatro fatta di sonorità inedite e colpi di scena multingue, ma Domenica 16 Marzo è andata in scena una serata importante.
Tante persone avvolte in un antico ipogeo scavato nel ventre del Rione Sanità, rapite ed ammaliate da ciò che probabilmente non si aspettavano, travolte da una Calabria coraggiosa e sperimentale eppure profondamente autentica e tradizionale.
Synesthesia è infatti un lavoro sulla parola e sulla musica che nasce per contaminare i linguaggi, intraprendere scambi culturali nel Mediterraneo e arricchire il bagaglio personale con altre esperienze e civiltà diverse.
Nello spettacolo, un flusso di atmosfere vocali e sonore si susseguono, si comprimono e si estendono per penetrare nella psiche dell'ascoltatore. La percezione sensoriale è quella di un viaggio stroboscopico e sciamanico, ma sempre ancorato alla radice della vita.
L’evento è stato promosso ed organizzato da Pierluigi Coscarella e Nicoletta Zara, da più di dieci anni impegnati nella navigazione e scoperta del Mediterraneo con l’associazione Toomulti sailing, che hanno accolto i partecipanti con un orgoglioso aperitivo ricco di autentici sapori cosentini.
Lo spettacolo di Synesthesia è stato parte di Cuntinente, una rassegna organizzata da Civile Meridionale che porta a Napoli artisti provenienti da un mediterraneo sempre vivo e vero, capace di ritrovarsi e reinventarsi continuamente.