I fedeli sono arrivati di buon mattino alla Basilica del Beato Angelo. Acri è vestita a festa, i colori vaticani spiccano ad ogni angolo di strada. In breve tempo il piazzale del santuario si anima davanti al maxischermo su cui scorrono le immagini in diretta da Piazza San Pietro per un unico, ideale abbraccio con i circa seimila acresi giunti nella Capitale per la cerimonia di canonizzazione celebrata da Papa Francesco. Alle 10,35 il momento più importante: il Beato Angelo viene elevato agli onori degli altari. Gioia e commozione sui volti delle famiglie.

 Al fianco del pontefice ha concelebrato l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Monsignor Francesco Nolè. Subito dopo la basilica del santo ha accolto i fedeli per la Santa Messa officiata da don Giampiero Fiore

Per Acri si tratta del secondo straordinario evento religioso in poco più di un anno. Nel maggio 2016 è stato proclamato il Beato Francesco Maria Greco.

 

Si tratta del quarto santo proclamato in provincia di Cosenza. Prima di lui San Francesco di Paolo, il vicino Sant’Umile da Bisignano ed il più recente San Nicola Saggio da Longobardi. A Sant’Angelo in particolare, si attribuisce la prodigiosa intercessione per la guarigione di un giovane acrese, Salvatore Palumbo, gravemente ferito in un incidente stradale, oggi completamente riabilitato.

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I festeggiamenti proseguiranno anche nei prossimi giorni con numerose celebrazioni a cui prenderanno parte tra gli altri, i vescovi Francesco Oliva e Luigi Cantafora.