Dichiarati «urgenti, indifferibili e di pubblica utilità» diversi nosocomi, tra cui quelli già in fase di realizzazione. Misure per rafforzare il centro protesico di Lamezia Terme. Previsto il supporto di Inail e una struttura tecnico amministrativa per realizzare tempestivamente gli interventi previsti
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Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, è stato nominato commissario delegato per l’attuazione degli interventi sul sistema ospedaliero calabrese. Lo ha disposto il capo della protezione civile, Fabio Ciciliano, facendo seguito al decreto emanato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri che ha dichiarato lo stato d’emergenza per la durata di 12 mesi.
L’ordinanza
L’ordinanza di Protezione civile, adottata nella giornata di ieri, definisce, intanto, i poteri e le deroghe concesse al commissario delegato che così potrà intervenire, semplificandole, le procedure di realizzazione degli interventi previsti.
A titolo d’esempio, nell’ordinanza vengono dichiarati «urgenti, indifferibili e di pubblica utilità» i nuovi ospedali della Sibaritide, di Vibo Valentia, della Piana di Gioia Tauro, di Locri, e di quelli finanziati dall’Inail per il Gom di Reggio Calabria, l’Asp di Reggio Calabria, l’Azienda ospedaliera di Cosenza, l’Azienda ospedaliero universitaria di Catanzaro e l’Asp di Crotone.
L’ordinanza di Protezione civile prevede un lungo elenco di deroghe di cui il commissario delegato potrà beneficiare, sulla base di apposita motivazione, allo scopo di semplificare le procedure amministrative.
Per quel che riguarda, invece, gli interventi finanziati con fondi dell’Inail si prevede, con provvedimento del direttore generale dell’istituto l’impiego di un «contingente di personale tecnico ed amministrativo, comunque non superiore alle 25 unità, di cui 1 unità di personale di livello dirigenziale generale e 24 unità di personale di livello non dirigenziale, da destinare all’attuazione degli interventi». Sarà l’istituto a provvedere al reclutamento mediante la stipula di contratti a tempo determinato, in deroga al piano dei fabbisogni facendosi carico dei relativi costi.
Vi sono poi previsioni che riguardano il centro protesico e riabilitativo Inail di Lamezia Terme. «Al fine di garantire l’efficace integrazione con le strutture del servizio sanitario regionale e nazionale, l’Inail con provvedimento del direttore generale determina il contingente di personale socio-sanitario ed amministrativo da destinare alla piena funzionalità del centro nella misura comunque non superiore alle 27 unità, di cui una unità di personale di livello dirigenziale generale e 26 unità di personale di livello non dirigenziale». Sarà sempre l’istituto a provvedere al reclutamento e a farsi carico dei costi.
Dovrà essere il commissario delegato a provvedere all’approvazione dei progetti attraverso procedure semplificate, ad esempio, l’indizione di conferenze dei servizi. L’approvazione costituisce «ove occorra, variante agli strumenti urbanistici del comune interessato alla realizzazione delle opere o all’imposizione dell'area di rispetto e comporta vincolo preordinato all'esproprio e dichiarazione di pubblica utilità delle opere e urgenza e indifferibilità dei relativi lavori».
La copertura finanziaria sarà assicurata attraverso i fondi ex art. 20 di edilizia sanitaria, «nonché mediante eventuali ulteriori risorse finanziarie di competenza regionale, di amministrazioni statali, di enti pubblici o derivanti da fondi comunitari e nazionali finalizzate alla gestione ed al superamento del contesto emergenziale».
Si fa obbligo al commissario delegato la trasmissione a cadenza semestrale di una relazione sullo stato di attuazione e la previsione di ultimazione, «con motivazione degli eventuali ritardi». Qualora si voglia richiedere una ulteriore proroga dello stato di emergenza «devono essere riportate le previsioni di ultimazione degli interventi nonché le motivazioni che ne hanno impedito la conclusione entro lo stato di vigenza dell’emergenza».
Inail e commissario delegato potranno inoltre usufruire di una struttura di supporto tecnico amministrativa «dedicata allo svolgimento di attività consulenziale, nella misura di cinque unità.
Al fine di realizzare tempestivamente gli interventi – si legge sempre nell’ordinanza - il commissario delegato, inoltre, può istituire una struttura tecnico-amministrativa avente un numero massimo di 25 unità di personale di livello dirigenziale e non dirigenziale, appartenente ai ruoli della Regione Calabria o anche appartenente ad altre amministrazioni pubbliche, centrali o territoriali, ovvero alle forze di polizia e alle forze armate, impiegato in posizione di comando su richiesta del commissario delegato o anche non appartenente ai ruoli della pubblica amministrazione».