«Le lavoratrici e i lavoratori del Conad di Lamezia Terme, presso il Centro Commerciale Due Mari, hanno confermato lo stato di agitazione iniziato il 25 marzo scorso a causa dell’’ennesimo ritardato pagamento degli stipendi, che l’azienda ha annunciato avverrà solo dopo Pasqua, lasciando nuovamente i lavoratori senza economie durante le festività oltre alle condizioni di lavoro che vedono svolgere mansioni, quali le pulizie, che non competono e che non erano mai state svolte dai lavoratori fino a quando è stata presente all’interno del punto vendita l’azienda di pulizie che appunto svolgeva tale servizio».

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil lo scrivono in una nota a valle di un’assemblea tenuta con lavoratrici e lavoratori: «Una situazione, tra l’altro, che si protrae da troppo tempo e che sta mettendo a dura prova la vita quotidiana di chi, ogni giorno, affronta sacrifici enormi per far quadrare i conti. I ritardi nei pagamenti, che ormai perdurano da oltre due anni, stanno diventando insostenibili ed a questo si aggiunge la poca serenità dell’ambiente lavorativo come appena descritto». Dall’assemblea con i dipendenti dell’azienda Sorinat Srl che ha in gestione il marchio “Conad” all’interno del centro commerciale, «è emersa la decisione di intensificare le azioni di lotta e protesta qualora l’azienda non dovesse dare immediati e concreti segnali, provvedendo al pagamento delle retribuzioni arretrate e alla fine delle pulizie da parte dei lavoratori. A pochi giorni dalla Pasqua, mentre i centri commerciali si riempiono e i carichi di lavoro aumentano, non è accettabile che chi lavora, già sottoposto a forte stress, debba anche rinunciare allo stipendio, che è un diritto fondamentale».

«Ricordiamo inoltre – si legge nella nota – che la Sorinat Srl, società che gestisce i punti vendita a marchio “Conad” all’interno del centro commerciale e in altri territori, non applica il Contratto Collettivo Nazionale del settore maggiormente rappresentativo, causando un ulteriore danno economico a lavoratrici e lavoratori che già percepiscono salari più bassi rispetto ai colleghi che svolgono le stesse attività in altri negozi che applicano il contratto sottoscritto dalle scriventi organizzazioni sindacali».