Il Cda della clinica definisce «proficuo» il confronto di oggi con i dirigenti dell’Azienda sanitaria. In gioco c’è la firma del contratto e la sopravvivenza finanziaria della struttura. Sindacati più pessimisti: «Nessun passo in avanti»
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«Proficuo scambio di informazioni che fa ben sperare». Così il Consiglio d'amministrazione del Sant'Anna Hospital descrive l'incontro avvenuto questo pomeriggio negli uffici amministrativi dell'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro dove erano stati convocati per la sottoscrizione del contratto per le prestazioni 2021. Il confronto - secondo quanto si legge in una nota - è avvenuto con il direttore amministrativo, Francesco Marchitelli, e con il direttore sanitario, Ilario Lazzaro e descritto come «franco e scevro da eccessivi formalismi»; assente invece la triade commissariale che regge l'Asp dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose.
Nessuna preclusione
«È stato chiarito dallo stesso dottor Lazzaro - si legge ancora - che è impensabile immaginare di dover rinunciare alle prestazioni rese dal Sant'Anna Hospital che assolve ad importanti quote di Lea calabresi. Lo stesso ha avuto modo di rappresentare la ripresa dell’emigrazione sanitaria nei primi cinque mesi dell’anno in corso. Alla domanda dei rappresentanti del CdA su eventuali problematiche che potessero incidere negativamente sulla contrattualizzazione per l’anno in corso gli esponenti aziendali Asp hanno chiaramente riferito che nessun ostacolo vi è per procedere con la formalizzazione del contratto».
Incontro rimandato
«È stato, perciò, preso in esame la proposta di budget presentato dal direttore sanitario del Sant'Anna Hospital, Soccorso Capomolla, ritenuto accoglibile dai rappresentanti dell’azienda sanitaria. La riunione si è conclusa con l’impegno di una nuova e finale interlocuzione all’indomani dell’ultimo incontro di ricognizione che si terrà con la clinica Villa Rachele. Gli amministratori della clinica privata hanno manifestato la necessità di pervenire tempestivamente alla formale sottoscrizione del contratto 2021 al fine di poter riprendere le ordinarie attività assistenziali e poter restituire tranquillità alle 300 famiglie dei dipendenti ed ai tantissimi pazienti in attesa di cure».
Delusione tra sindacati e dipendenti
Di tutt'altro tono le dichiarazioni dei sindacati dopo il nulla di fatto di questo pomeriggio. Amarezza e delusione serpeggiano tra i dipendenti della clinica cardiochirurgica che hanno stazionato per ore davanti all'ingresso della sede dell'Asp e tra i sindacalisti dell'Usb che hanno organizzato il sit-in. «Si è trattato di un incontro - ammette sconfortato uno dei sindacalisti presenti - assolutamente interlocutorio. Non è stato fatto alcun passo in avanti e la situazione non è delle migliori per le 300 famiglie dei lavoratori che operano all'interno del Sant'Anna Hospital. Un'impasse che che rischia di acuire non solo il dramma vissuto dai dipendenti ma di riverberarsi ancora negativamente sui pazienti».