Settimana nevralgica per il futuro della sanità calabrese. E anche per gli equilibri interni al Pd. Questa mattina a palazzo Campanella si riunirà la Conferenza dei capigruppo, come da convocazione del presidente Nicola Irto. La riunione servirà a programmare una seduta ad hoc della massima assemblea calabrese sui temi della sanità.
Il giorno dopo, invece, il governatore Mario Oliverio volerà a Roma per incontrare il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin e discutere del piano di rientro dal debito che continua a fagocitare la gran parte delle risorse economiche calabresi.
Il presidente della Giunta ne ha chiesto ufficialmente la rimodulazione del piano con una lettera esplicita indirizzata al ministro all’inizio dell’anno. Una missiva che Oliverio ha inviato direttamente al Ministero senza consultarsi con il Commissario Scura e che vorrebbe ottenere un risultato prezioso per le casse della Regione, preambolo alla fine del commissariamento del comparto, sul quale il governatore continua a confidare.
Scura, dal canto suo, ha evitato qualsiasi tipo di commento sulla vicenda e, durante i giorni scorsi, si è limitato ad inviare un laconico comunicato di buon auspicio per il 2016 che dovrebbe essere l’anno della svolta per la sanità calabrese.
Un segnale evidente della tensione esistente tra il governatore e il commissario e che rappresenterà uno dei nodi principali da sciogliere per il Pd di tutti i livelli. Lo sa bene Carlo Guccione, ad esempio, che ha subito commentato positivamente la decisione di Nicola Irto di convocare i capigruppo e di avviare la discussione sulla sanità. Guccione, negli ultimi tempi, non ha risparmiato critiche al governatore, tanto da diventarne uno dei principali oppositori. E sa che sulla sanità potrebbe trovare terreno fertile e creare diversi ostacoli.
Si profila, insomma, una complessa partita a scacchi che coinvolge il Pd a tutti i livelli e sarà utile a dimostrare lo stato di salute dell’interlocuzione di Oliverio e dei suoi con i big renziani del partito romano. E che si incrocerà con le elezioni amministrative dei prossimi mesi che riguarderanno centri importanti come Cosenza e Crotone. Per entrambe le città il Pd non ha ancora deciso i candidati, né le coalizioni. In discussione c’è ancora la possibilità di fare le primarie o meno. Il segretario Magorno proverà in questi giorni a trovare la quadra, aspettando che la direzione nazionale del partito provveda a diffondere le ultime istruzioni sulle primarie.
Anche Ncd guarda con attenzione a tutti questi movimenti ed è pronto a fornire sostegno elettorale. Ed il fatto che il ministro della Salute sia proprio un esponente degli alfaniani rende ancora più interessante l’agenda politica della settimana.

 


Riccardo Tripepi