È l'unica regione a risultare inadempiente in tutte e tre le aree valutate dal ministero della Salute. Emerge dal monitoraggio di Salutequità con riferimento ai dati del 2019 (ASCOLTA L'AUDIO)
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È una Calabria che continua a raschiare il fondo della classifica quella che viene analizzata da Salutequità, Organizzazione per la valutazione della qualità delle politiche per la salute, in base ai risultati della sperimentazione 2019 del Nuovo Sistema di Garanzia dei Lea (Nsg) del ministero della Salute.
Una regione la nostra, controcorrente che riesce a collocarsi fuori dai minimi di legge in ognuno degli aspetti presi in considerazione. Con riferimento ai dati del 2019, la Calabria si accompagna a Sicilia, Basilicata, Molise, Provincia Autonoma di Bolzano e Valle d’Aosta tra quelle inadempienti nel garantire i livelli di assistenza (Lea).
Le tre aree valutate dal Ministero
Le maggiori criticità insistono Valle D’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Basilicata e Calabria nel ramo dell’assistenza sanitaria territoriale. Spostandoci su altro aspetto del problema, la prevenzione, tre sono le regioni inadempienti e tra queste continua a collocarsi la nostra regione: P.A. Bolzano, Calabria e Sicilia. Per l’area ospedaliera invece i punteggi più bassi in assoluto e più preoccupanti sono della Calabria e del Molise, quest’ultima alle prese ormai da diverso tempo con la riorganizzazione della rete ospedaliera.
La Regione Calabria è l’unica ad essere bocciata su tutte e tre le aree valutate dal ministero della Salute (prevenzione, territorio e ospedale). A pesare molto sono le criticità accumulate nei programmi organizzati di screening oncologici, nel tempo di arrivo dei mezzi di soccorso, nell’assistenza domiciliare integrata, nell’assistenza ospedaliera.
I "primi classificati"
Volendo, invece, dare un’occhiata all’altra faccia della medaglia, il punteggio più alto nell’area prevenzione lo ha centrato l’Umbria seguita dall’Emilia Romagna e dal Veneto. Veneto e Emilia Romagna continuano a guidare la classifica per quanto concerne i meriti nell’area distrettuale, mentre nell’area ospedaliera il valore più alto è della P.A. di Trento seguita dall’Emilia Romagna. Rispetto ai valori del 2018, nel 2019 otto regioni hanno visto peggiorare le proprie performance nella prevenzione, cinque nell’area distrettuale e tre nell’area ospedaliera.