Gli attivisti che da anni si battono per il rilancio della sanità pubblica dei singoli territori, hanno deciso di riunirsi per far sentire la propria voce direttamente nelle stanze del governo regionale: «Il sistema sanitario calabrese non funziona»
Tutti gli articoli di Sanità
PHOTO
«Il 10 maggio prossimo terremo una grande manifestazione regionale per il diritto alla salute, l’accesso alle cure, la difesa e il rilancio della sanità pubblica. Andremo a Catanzaro davanti alla Cittadella della Regione e ci resteremo per far sentire la nostra voce, affinché venga finalmente ascoltata. La Calabria ha alzato la testa e nulla sarà più come prima».
Il comitato a tutela della salute della Piana di Gioia Tauro guidato dalla tenace presidente Marisa Valensise, insieme agli altri comitati del territorio e della Calabria, che da tempo protestano e si battono per provare a risolvere i problemi sanitari che attanagliano i singoli territori, hanno deciso di alzare il tiro e farsi ascoltare direttamente nelle stanze del potere regionale e portare le proprie richieste a livello nazionale.
«Noi cittadini calabresi riteniamo che il nostro diritto alla salute sia stato e continui a essere calpestato - affermano in una nota gli attivisti -. Il sistema sanitario calabrese non funziona e mette continuamente i cittadini davanti alla scelta di andare a curarsi altrove o non curarsi per nulla. La salute è un diritto costituzionale ma, col tempo, il Sevizio Sanitario Nazionale ha subito una vera e propria aggressione fatta di tagli e riduzione delle prestazioni. Decidere quale posto spetti alla salute, in una scala di priorità, è un atto che qualifica politicamente una società. Per cui, salvare e rilanciare la sanità pubblica e universale si configura come un dovere morale per tutti coloro che hanno a cuore il futuro della nostra Regione e dell’intero Paese».
Gli attivisti invitano alla manifestazione, di sabato 10 maggio alle ore 10:00, associazioni, movimenti, partiti politici e, in particolare, i sindaci calabresi nella loro qualità di responsabili e custodi delle condizioni di salute dei cittadini.