Continua a tenere banco a Tropea la vicenda scuola, dopo che ieri alcuni rappresentanti dei genitori hanno chiesto uno screening a tappeto ai bambini prima del ritorno in classe, proposta che ha trovato l’opposizione del sindaco, Giovanni Macrì. Nel pomeriggio di ieri, si è quindi svolta una riunione tra il dirigente scolastico, Francesco Fiumara, e i rappresentanti dei genitori.

Numerosi sono stati i nodi emersi nel corso dell’incontro, tra cui proprio «il diniego da parte dell’autorità – spiega un comunicato dei genitori - di effettuare lo screening richiesto dalle famiglie, che pure è stato effettuato in tutti i comuni vicini». Secondo quanto riportato nella nota, «tale indisponibilità sembra dipendere da motivazioni meramente economiche in quanto né la scuola né l’Asp disporrebbero delle somme necessarie ed il Comune di Tropea ha più volte ribadito la propria indisponibilità in tal senso».

Durante la riunione svoltasi a distanza, spiegano ancora i genitori, «il dirigente ha provveduto a contattare Giuseppe Rodolico (responsabile del Dipartimento prevenzione dell'Asp di Vibo Valentia ndr), il quale avrebbe manifestato la disponibilità dell’azienda ad effettuare una campagna di screening rivolta esclusivamente ad operatori e insegnanti, riservandosi il controllo degli studenti a tempi economicamente migliori». Un’altra richiesta avanzata dai genitori è stata quella dell’adozione della didattica a distanza in attesa del controllo sugli operatori scolastici, richiesta che non è stata però accolta.

«I rappresentanti dei genitori – termina il comunicato -, pur non temendo le fantasiose ipotesi di denuncia ventilate dal sindaco Macrì, in quanto la situazione pandemica giustificherebbe pienamente l’astensione dalla frequenza scolastica, come gesto distensivo hanno ritenuto di far riprendere la frequenza scolastica ai propri figli e, preso atto dell’indisponibilità del Comune di Tropea e del Sindaco Macrì, starebbero valutando di rivolgersi ad un laboratorio privato per effettuare lo screening a proprie spese».