Cotticelli e Schael dovranno recepire le scelte compiute dalla Regione attraverso l'emanazione di un decreto. Provvedimento che con ogni probabilità conterrà censure e obiezioni
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Anche il commissario, Saverio Cotticelli, e il sub commissario, Thomas Schael, nominati dal governo per far quadrare i conti della sanità calabrese, avranno modo di esprimere una propria valutazione sulle nomine dei vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi che tanto hanno fatto infuriare la ministra alla Salute, Giulia Grillo. Il provvedimento varato dalla giunta riunita lo scorso 14 gennaio dovrà, infatti, passare al vaglio della struttura commissariale chiamata, quindi, a recepire le nomine con l'emanazione di un proprio decreto. Ma per ora quel documento ancora non c'è.
Sarà quella la sede "opportuna" in cui i due commissari ratificheranno o, molto più probabilmente, censureranno le scelte compiute dell'esecutivo regionale. In particolare, ad essere contestata, già prima dell'avvenuta formalizzazione, era stata la mancata condivisione delle nomine mentre a posteriori, a finire sul banco degli imputati governativo, erano stati i commissari freschi di riconoscimento dirigenziale ma rei di essersi lasciati alle spalle enormi buchi in bilancio negli enti in cui avevano svolto in precedenza la medesima funzione. Insomma, il recepimento non sarà una pura ratifica delle scelte compiute al decimo piano della Cittadella e nella presa d'atto potrebbero annidarsi nuove insidie per la Regione. Il decreto potrebbe, infatti, anche contenere delle obiezioni a quelle nomine, soprattutto, nei confronti di quei manager che non si sono distinti per una buona amministrazione delle aziende.
Dopo la revoca dei decreti emanati dal predecessore e riguardanti la fissazione dei budget destinati agli erogatori privati, adesso nel mirino del tandem ministeriale potrebbe, dunque, finire la Regione. Ma non è solo ad un'attività "censoria" che la struttura commissariale si sta dedicando in questi giorni. Sotto la lente d'ingrandimento di Cotticelli e Schael c'è adesso il bilancio della sanità regionale che se raggiungerà il tavolo di verifica interministeriale con un disavanzo di 63 milioni di euro, come prospettato dall'advisor contabile, produrrà inevitabilmente il blocco delle assunzioni in sanità, l'inasprimento delle aliquote fiscali, dell'Irap e dell'addizionale regionale all'Irperf, e la sospensione dei trasferimenti non obbligatori. L'obiettivo è infatti quello di ridurre il deficit riportandolo entro il limite dei 100 milioni di euro ed è questa la ragione per cui si sta effettuando una verifica delle voci di spesa.
Luana Costa
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