Marrelli Hospital, Scura non indietreggia. La clinica: «Dal commissario, completa chiusura»

VIDEO | L'incontro fiume convocato in prefettura a Crotone non ha portato i risultati sperati dalla clinica. Il medico-imprenditore: «Dal primo di ottobre non potrà più erogare i servizi richiesti dai pazienti»

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di Giuseppe Laratta
27 settembre 2018
20:34

Per il Marrelli Hospital di Crotone nessuna buona nuova. Il tavolo convocato in prefettura da sua eccellenza Cosima Di Stani non ha portato i frutti che gruppo imprenditoriale e lavoratori si aspettavano. Una riunione fiume convocata dal prefetto, iniziata intorno alle 13 e conclusa intorno alle 17:30 – alla quale hanno partecipato il management della clinica di Massimo Marrelli, il commissario al rientro sanitario Massimo Scura, il direttore generale dell'Asp Sergio Arena, il dirigente del dipartimento Salute della Regione Bruno Zito, i consiglieri regionali Flora Sculco e Fausto Orsomarso – che doveva servire per tentare una mediazione che consentisse al Marrelli di continuare la mission aziendale: curare i malati. La clinica ha terminato il budget assegnato dal servizio sanitario regionale per le prestazioni: in vista di questo ennesimo incontro con il commissario Scura, l'idea del management era quella di chiedere il pagamento dei servizi erogati nei primi sei mesi del 2018, che uscivano già dalla cifra destinata alla clinica per quest'anno, più le altre prestazioni fino al 31 dicembre. Da parte di Scura il no secco a tutte le richieste. E' stato un incontro, come detto, molto lungo e in alcuni momenti anche concitato, considerati i toni alti delle voci che si sentivano provenire dalla stanza delle riunioni dell'ufficio di governo.

«Siamo al punto di partenza»

«Siamo al punto di partenza – ha affermato Massimo Marrelli, intervistato al termine della riunione – abbiamo registrato la completa chiusura da parte del commissario, il quale ha dichiarato a chiare lettere che non è interessato alle liste d'attesa del territorio crotonese, e che non gli interessa l'erogazione di prestazioni quali Apa e Pac. Lui ha mantenuto lo stesso atteggiamento che ha mantenuto tutte le altre volte, noi non abbiamo condiviso, e il tutto si è tradotto in uno scontro. E' un problema complesso: questi tre mesi (da ottobre a dicembre n.d.r.) saranno particolarmente critici. Dal 1 ottobre non avremo la possibilità di erogare nessuna prestazione. Adesso l'unica via d'uscita che ci rimane è quella di confrontarci con i nostri legali per capire come comportarci anche in funzione della sentenza del Tar che ha dato torto a questo soggetto (si riferisce alla decisione del Tribunale Amministrativo Regionale in merito all'annullamento dei DCA n. 72 del 26 marzo 2018 e il DCA n. 87 del 24 aprile 2018, che di fatto annullano i provvedimenti dei budget alle cliniche privati firmati dal commissario Scura n.d.r.). Altrimenti l'unica possibilità è quella della protesta. Non abbiamo altra scelta. L'azienda, in questo momento, è in crisi per colpa delle sue scelte, altrimenti avremmo fatto altre programmazioni per consentirci di arrivare a fine anno».


Futuro incerto per i lavoratori del Marrelli Hospital

Futuro incerto, quindi, anche per i lavoratori del Marrelli Hospital, presenti per tutta la giornata sotto la prefettura, in attesa delle buone notizie che non sono arrivate. Come già ricordato nei giorni scorsi, le attività della clinica sono state sospese, e ai dipendenti delle altre aziende Marrelli è stata chiesta una riduzione dello stipendio a partire dal prossimo mese fino al 31 dicembre da destinare ai colleghi dell'Hospital. La questione, dunque, non si è affatto chiusa e si prevede un autunno-inverno molto caldo.

 
Giornalista
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