Lo annunciano i vertici della Prociv. Un’ulteriore misura predisposta dalla Regione Calabria per affrontare un’emergenza che, al momento, nella nostra regione non registra particolari problematiche
Tutti gli articoli di Salute
PHOTO
Da oggi pomeriggio negli aeroporti di Lamezia Terme e Reggio Calabria sono attivi i controlli della temperatura corporea dei passeggeri in arrivo con i voli nazionali. Lo annunciano, in una nota congiunta, il dirigente della Protezione civile regionale, Domenico Pallaria, e il dirigente generale del Dipartimento Tutela della salute, Antonio Belcastro, con riferimento alle misure predisposte dalla Regione Calabria per affrontare le problematiche legate al Coronavirus.
«Questa mattina – si legge nella nota - si e? riunito il Tavolo operativo costituito dalla Unità operativa autonomia Protezione civile regionale, dal Dipartimento Tutela della Salute e Politiche sanitarie e dalla Croce rosse italiana, che segue costantemente i lavori del Comitato operativo nazionale, presieduto dal capo della Protezione civile, commissario per l'emergenza coronavirus.
LEGGI ANCHE:
Coronavirus, sale il bilancio dei morti nel mondo: supera quello della Sars
Chiuso negozio cinese a Cariati «per prevenzione». Il Comune: «No allarmismi»
Coronavirus, il turismo in Calabria rischia perdite per 12 milioni di euro
Coronavirus, gli albergatori di Tropea: «Stagione a rischio? Macché! Più 20 percento»
Controlli sui voli nazionali
Al tavolo, presente il direttore generale Antonio Belcastro, hanno preso parte l'Usmaf regionale, i responsabili delle Centrali operative del 118 e le associazioni di volontariato Cisom e Cives. «La riunione – evidenziano Pallaria e Belcastro - ha permesso di fare il punto della situazione regionale, che al momento non registra problematiche particolari. Dopo l'avvio del rilevamento della temperatura corporea dei passeggeri in arrivo dai voli internazionali, da questo pomeriggio negli scali di Lamezia Terme e di Reggio Calabria saranno garantiti i controlli anche per i voli provenienti da Roma. Si tratta – concludono i due dirigenti regionali - di una ulteriore misura precauzionale, nel quadro delle attività? di sorveglianza attiva, cui la Regione Calabria, in tutte le sue componenti, sta facendo fronte in forma coordinata».