Interpretare al meglio i nuovi bisogni di salute dei cittadini, è questo uno degli obiettivi del neo coordinatore regionale Maurizio Marchese
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«Valorizzare la professione infermieristica attraverso la promozione della ricerca scientifica e della formazione. Promuovere la progettazione, la sperimentazione e la verifica di modelli organizzativi innovativi al fine di definire un management infermieristico altamente professionale e al passo coi tempi. Un management in grado, quindi di governare la complessità dei moderni sistemi sanitari e soprattutto capace di cogliere e interpretare al meglio i nuovi bisogni di salute dei cittadini. Bisogni e necessità che cambiano repentinamente». Questi i principali obiettivi programmatici che il neo coordinatore regionale del Comitato infermieri dirigenti, Cid, Maurizio Marchese, e i vice coordinatori Simona Natalini e Teresa Scagliola intendono perseguire nel corso del loro mandato quadriennale. L’elezione, avvenuta alla presenza del presidente nazionale Bruno Cavaliere e del consigliere nazionale Pietro Lopez, è stata caratterizzata da un dibattito nel corso del quale sono state delineate le linee guida generali del nuovo Cid Calabria che prevedono anche la promozione di rapporti collaborativi e di scambio con gli Ordini Professionali, le Università e le associazioni operanti sul territorio regionale, attraverso la stipula di atti formali, di protocolli d’intesa e convenzioni.
Il bisogno di salute
Nei vari interventi che hanno caratterizzato l’assise regionale del Cid Calabria è stato messo in risalto che i bisogni di salute della popolazione sono cambiati così come repentinamente è aumentata la complessità dei sistemi sanitari. Pertanto è sempre più necessaria una specializzazione manageriale per il governo delle strutture sanitarie. È evidente la necessità di Infermieri Dirigenti preparati e formati a una nuova “governance” dell’Assistenza Infermieristica. Capaci, quindi, di proporre e condurre nuovi modelli organizzativi di cura, atti a rispondere a questi nuovi scenari. Il programma, per il prossimo quadriennio, parte dalla forte consapevolezza che gli infermieri dirigenti sono attori fondamentali e competenza “infungibile" nell’immediato futuro che vede la dirigenza infermieristica sempre più coinvolta a livello decisionale e strategico nei sistemi di governo sanitario.