La Fondazione monopolizza la parte finale del dibattito in Consiglio regionale. Il presidente prova ad andare al contrattacco: «Il consulente skipper fa milioni di visualizzazioni». La controreplica dell’esponente M5s: «È una non-risposta»
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In coda al Consiglio regionale erano state poste alcune interrogazioni, anche datate, a risposta immediata: dalla pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni della Fondazione Calabria Film Commission (Tavernise), all’interruzione del Servizio per le Tossicodipendenze (Sert) di Tropea (Mammoliti). Ma anche sulla mancata pubblicazione di un monitoraggio regionale dei reali tempi di attesa che si registrano in Calabria per fruire delle prestazioni sanitarie (Mammoliti); sull’utilizzo non conforme e compensazione urgente dei fondi aziendali dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro (Tavernise); passando per le carenze nella sanità delle aree montane della Calabria e ritardi nei soccorsi: il caso del decesso a San Giovanni in Fiore (Tavernise) e la mancata proroga del contratto di lavoro a tempo determinato per oltre 20 operatori sanitari in servizio all’Asp di Vibo Valentia. A queste, ne sono state aggiunte altre, quasi tutte vertenti il tema della sanità.
Così come anticipato in diretta, al tg delle 14 di LaCTv, da Raffaele Mammoliti, il presidente Roberto Occhiuto al termine di un confronto con l’esponente dem ha chiesto all’aula se fosse d’accordo nel rinviare le risposte e la discussione sui temi sanitari perché a quello avrebbe dedicato una seduta ad hoc del Consiglio regionale.
È rimasta in piedi l’interrogazione del pentastellato Tavernise sulla trasparenza della Calabria Film Commission che, a detta del presidente Occhiuto, ha pubblicato tutti i dati con puntualità sul portale dedicato l’elenco dei consulenti, e le procedure di affidamento di beni e servizi. Occhiuto ha poi ricordato che «le risorse utilizzate da Film Commission, sono risorse europee e in quanto tali vincolate e soggette ad una normativa stringente. La Fondazione non ha mai avuto problemi da questo punto di vista – ha continuato Occhiuto - perché in questi anni, sotto la mia gestione, le cose sono state fatte nel rispetto della legge e in piena regolarità».
Dopo la difesa, il presidente della giunta ha contrattaccato, anche in maniera stizzita, a seguito di una serie di articoli usciti sulla stampa e relativi a consulenze e incarichi, dicendosi stupito del fatto che chi si occupa della gestione delle fondazioni regionali non lo abbia fatto con attenzione negli anni passati quando «ed è agli atti della Procura della Repubblica, Film Commission ha dato incarichi fino al 2020 ad un unico avvocato per 500mila euro».
«Sotto la gestione del centrosinistra Film Commission ha stipulato contratti assicurativi per diverse migliaia di euro anche sulla vita dei consulenti, e oggi voi fate delle dichiarazioni in cui vi dite preoccupati per incarichi che non rispettano il merito e la competenza? Non dovete pensare che gli altri sono come voi» ha continuato il presidente della giunta regionale ricordando anche come lo skipper a cui si riferiva Tavernise nelle sue denunce, sia in realtà un video maker che fa milioni di visualizzazioni e che è entrato nella sua segreteria per sostituire la sfortunata assistente in un determinato periodo storico.
Per Tavernise, le parole del presidente sono sostanzialmente una non-risposta alla sua interrogazione, e pertanto si dichiara insoddisfatto, accusando a sua volta il presidente di aver voluto strumentalizzare parlando delle nomine nella sua struttura.