Aggiornamento 4-03 - Al suo fianco i subcommissari Pezzi e Urbani. Mentre da Roma rimbalzano voci che vorrebbero il ministro Lorenzin spingere per la promozione dell'attuale subcommissario Andrea Urbani e il Partito democratico sponsorizzare come commissario al piano di rientro  Carlo Lusenti, ex assessore regionale alla Sanità in Emilia. E' lo stesso Lusenti per il quale la Procura di Bologna ha recentemente chiesto il rinvio a giudizio per una vicenda afferente presunte irregolarità nell'elargizione di fondi alle case di cura emiliane. Alla faccia di chi, mormora qualcuno, al governatore fa ancora le pulci per la nomina in giunta di Nino De Gaetano, appena citato in un'indagine della Procura di Reggio che non lo vede neppure indagato.



Oliverio, in conferenza stampa, è stato chiaro:  "Nessuno – ha detto - ha interloquito, allo stato, con il presidente della Regione Calabria, neanche in termini di consultazione". E poi. "Chiunque sarà nominato non pensi che possa gestire il comparto senza interloquire con la Regione e con il suo presidente, che non possono essere estromessi laddove si parla della risposta alla domanda di salute che viene da una realtà in cui anche i livelli essenziali di assistenza sono andati a farsi benedire".

Il governatore, quindi, richiama al "garbo istituzionale" ed ha ribadito: "Non rinuncio alla riforma del sistema sanitario". Presenterà, a breve, un disegno di legge, per una riforma in grande stile. Prevede la soppressione di tutte le aziende sanitarie "foriere di business sulla sanità", ha detto. Pensa, quindi ad "una sola azienda sanitaria per tutta la regione. Ciò per razionalizzare non solo le spese ma anche per ridurre i centri di spreco e affari". E' questo, commissario o no, il nuovo corso.

 

Aggiornamento 3-03 -I democrat avrebbero scelto il nuovo commissario alla Sanità in Calabria. Si tratta di Carlo Lusenti, ex assessore alla Salute in Emilia, e già segretario del sindacato dei medici Anao. Una scelta dei vertici nazionali del Pd. Manca l'ok del presidente della Regione Mario Oliverio, con cui da Palazzo Chigi non riuscirebbero a mettersi in contatto. Una 'difficoltà' che costringe il governo a rinviare ancora una volta la nomina del commissario.

 

Commissario Sanità - La nomina del Commissario al piano di rientro sanitario calabrese non arriverà neanche oggi, secondo quanto riporta il Corriere della Calabria. Manca l’accordo all’interno della maggioranza, a Roma. Ieri sera il consigliere regionale Mimmo Bevacqua ha ribadito che oggi il Consiglio dei ministri avrebbe nominato il nuovo commissario, ma lo scontro tra Pd e Ncd non sarebbe ancora rientrato. La Lorenzin punta alla promozione di Urbani, oggi sub commissario. Il Pd invece vuole accontentare il presidente della Regione Oliverio, e vuole nominare qualcuno di sua fiducia.


Il presidente comunque è deciso ad andare avanti. Già nei giorni scorsi aveva attaccato il governo per i continui rinvii su un tema tanto importante come quello della sanità, al collasso in Calabria. E ieri ha rotto gli indugi, e, nel corso di una seduta straordinaria della Giunta, alla presenza dei sub commissari Pezzi e Urbani, ha dato il via libera a nuovi concorsi per assumere nuovi medici, infermieri e tecnici di laboratorio negli ospedali. Si tratta di oltre cento posti di lavoro, che dovrebbero dare maggiore respiro al settore. Ma non è l’unica mossa di Oliverio, che oggi sarà a Vibo Valentia in Prefettura per firmare il protocollo di legalità per la costruzione del nuovo ospedale.


Una seduta della Giunta straordinaria ha dato il via libera ai nuovi concorsi. Riunione straordinaria dovuta alla “grave situazione in cui versa il settore della sanità. Anche in assenza della nomina del Commissario - ha detto - riteniamo urgente e non più procrastinabile l’assunzione di misure e decisioni per far fronte alle emergenze determinatesi in alcuni servizi ospedalieri ed in particolare nei servizi di emergenza-urgenza”.


“In tal senso - ha sostenuto il Presidente della Giunta - riteniamo necessario un esame di merito delle situazioni segnalate dai direttore generali delle aziende ospedaliere, a partire dalle strutture Hub, al fine di affrontare le situazioni di criticità, attraverso l’espletamento dei concorsi per la copertura dei posti vacanti di personale medico e paramedico necessario a garantire i servizi. Riteniamo che bisognerà decidere un primo blocco di assunzioni, attraverso l’indizione di concorsi e, nelle more, attivando anche procedure urgenti, consentite dalla legge, per le strutture ospedaliere Hub a cui devono seguire, in breve tempo, altrettanti decisioni per garantire i servizi di emergenza-urgenza anche negli ospedali, così detti, Spoke”