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Esprime il dissenso all'interno dello stesso Partito Democratico, la posizione di Roberto Speranza, rappresentante di quella parte del Pd che ha deciso di votare No al Referendum costituzionale. Il parlamentare ha spiegato le ragioni di questa scelta nel corso di un incontro organizzato all'Università della Calabria dall'associazione studentesca “Sviluppo Universitario”.
«E' legittimo che in un grande partito come il Pd vi siano opinioni diverse in una materia importante e delicata come la Costituzione – ha detto Speranza - Lo Statuto del Partito Democratico è molto chiaro. Su questi temi vi è libertà di scelta. Io sono convinto delle ragioni del NO: evita un'eccessiva concentrazione di potere nelle mani del capo del Governo di turno. Penso che soprattutto per il Mezzogiorno – ha aggiunto - sia importante ribadire la necessità di bloccare questa riforma che non va nella giusta direzione. Il fatto che all'interno del mio partito vi sia un dibattito anche aspro, ma vero e leale è indice di democrazia. Potremmo sembrare litigiosi, invece siamo liberi di esprimere le nostre posizioni. Come me vi sono altri pezzi di centrosinistra come la CGIL, l'Associazione nazionale Partigiani. Quindi – ha concluso Speranza - io penso sia legittimo stare nel Pd, essere di centrosinistra e votare no».
Nel pomeriggio Roberto Speranza è stato a Catanzaro, al Palazzo della Provincia, per prendere parte ad un incontro alla presenza del parlamentare Nico Stumpo, del segretario provinciale della Cgil Giuseppe Valentino, del presidente dell'Anpi provinciale Mario Vallone e del consigliere comunale di Vibo Valentia, Antonio Lo Schiavo.