I dissidenti Partito hanno fondato una lista autonoma che non sosterrà il candidato democrat, Ernesto Alecci, sindaco di Soverato
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E' duello alla breve distanza nel Partito Democratico catanzarese, dove si iniziano ad affilare le lame in vista dell'imminente elezione provinciale e ancor di più in prospettiva dell'appuntamento politico regionale. Il segnale di allarme è stato lanciato dai dissidenti democrat e l'estrema decisione è giunta con la formazione di una lista autonoma fortemente voluta da Vincenzo Ciconte e da Tonino Scalzo ma che si è portata dietro anche i consiglieri comunali eletti in quota Pd sottraendoli così alla lista democratica. «Io confido nel buon senso di quest'area moderata - ha chiarito il segretario provinciale del Pd, Gianluca Cuda - nell'andare a votare il nostro candidato presidente, il sindaco Ernesto Alecci».
Libertà di voto è stata la consegna recapitata ai candidati della lista autonoma che non hanno espresso formale sostegno al candidato del Partito Democratico, il sindaco di Soverato, Ernesto Alecci. Il segretario provinciale Cuda dopo aver annunciato provvedimenti ed espulsioni, adesso tenta di gettare acqua sul fuoco: «Non posso credere che chi ha militato per tanti anni nel nostro partito, chi ha fatto il capogruppo nella città di Catanzaro con il Partito Democratico oggi vada a votare un candidato di centrodestra, il sindaco Sergio Abramo».
Ma la posizione dei dissidenti Pd resta ferma: «Noi faremo la nostra battaglia, come l'abbiamo sempre fatta con senso di responsabilità e andiamo avanti: non appoggeremo nessun candidato al presidente della Provincia» - ha chiarito il consigliere comunale e regionale, Vincenzo Ciconte.
Luana Costa
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