Il terremoto giudiziario che ha portato all’arresto da parte della Dda di Reggio Calabria di 17 persone, fra cui politici di spicco della Regione Calabria e imprenditori di rilievo, scuote il Partito Democratico calabrese.

Marilina Intrieri vuole una riflessione seria e approfondita

«La notizia dei gravissimi fatti odierni riguardanti l’arresto di rappresentanti eletti in questa Regione, rende urgente la convocazione da parte del commissario Stefano Graziano degli Stati generali del Pd calabrese». È quanto dichiara Marilina Intrieri, membro dell’Assemblea nazionale del Pd calabrese.
«Occorre una riunione dei quadri dirigenziali affinché – prosegue Intrieri - con pacatezza affrontino una riflessione seria ed approfondita al fine di individuare il percorso più adeguato a tutela dell’immagine e degli interessi del Partito Democratico, non c’è più tempo da perdere».

Giudiceandrea "garantista" ma auspica il rinnovamento

Sul terremoto giudiziario che ha coinvolto i politici si è espresso anche Giuseppe Giudiceandrea, consigliere regionale e capogruppo Democratici e Progressisti. «Ho piena fiducia nella magistratura ma allo stesso tempo sono cresciuto con la cultura garantista – dice Giudiceandrea -. Ancor di più se al margine dell’inchiesta è coinvolta una persona che stimo molto sia politicamente che umanamente come il capogruppo del Pd in consiglio regionale Sebi Romeo al quale rivolgo sentimenti di affetto, convinto che riuscirà a dimostrare presto la sua estraneità ai fatti contestati. Pur appartenendo ad altro gruppo regionale, diverso dal Partito Democratico, non posso non augurarmi che la Commissione di garanzia riammetta immediatamente Sebi Romeo non appena chiarirà la sua posizione».

Anche per Giudiceandrea occorre però percorrere la scia tracciata dal leader nazionale del Partito Democratico Nicola Zingaretti: «Il rinnovamento che proprio in queste ore il segretario Zingaretti sta invocando deve, dunque, essere portato avanti a prescindere, inserendo persone nuove e cercando di riavvicinare tutti quelli che, negli ultimi anni, si sono allontanati o sono stati allontanati a viva forza dal partito in Calabria».

 

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