Francesco Afflitto non è mai stato un dirigente dell’Asp di Crotone e dunque non ha dichiarato il falso al momento della presentazione della sua candidatura al consiglio regionale. Lo ha stabilito il gip del Tribunale di Crotone, Elisa Marchetto, decidendo in merito al ricorso presentato dalla giornalista Alessia Bausone, risultata prima dei non eletti del Movimento 5 Stelle alle ultime regionali.

La vicenda parte da lontano. Subito dopo il risultato elettorale la Bausone aveva presentato un ricorso al Tribunale civile di Catanzaro, chiedendo l’accertamento della condizione di ineleggibilità del candidato eletto e anche la decadenza di Afflitto dalla carica di consigliere regionale. L’ineleggibilità, secondo la ricorrente, era dovuta al fatto che Afflitto era dipendente dell’Asp di Crotone, dove ricopriva la qualifica di dirigente medico di prima fascia. Il 9 marzo del 2021 il Tribunale civile ha rigettato il ricorso ritenendo che Afflitto «non rivestiva alcun ruolo apicale all’interno dell’Asp di Crotone». A quel punto la Bausone ricorreva in Appello, che confermava però il giudizio di primo grado. Chiusa la partita con il Tribunale civile, Bausone ha presentato querela al Tribunale ordinario, chiedendo l’incriminazione di Afflitto «relativamente ai delitti di cui agli articoli 483 e 496 del codice penale». Il pm, esaminate le carte, si era già espresso per l’archiviazione del procedimento. Ieri identica decisione da parte del gip.

Soddisfatto è ovviamente il consigliere regionale grillino, anche se non riesce a nascondere una punta di amarezza. «Guardi oggi mi hanno chiamato il presidente del consiglio regionale Mancuso, l’onorevole Gianni Arruzzolo, il capo di Gabinetto del presidente Mancuso, Macrì. Poi ovviamente un sacco di amici. Nessuno, invece, mi ha chiamato dal MoVimento che si è completamente disinteressato della mia vicenda». Con un po’ di malizia, però, si potrebbe dire che la “freddezza” dei grillini è legata alla vicinanza di Afflitto alla maggioranza. Ovviamente l'interessato smentisce. «Ma come si fa a dire una cosa simile? Solo perché ho votato per l’accorpamento dei Consorzi di Bonifica? Questa è la linea nazionale del MoVimento. Si vada a leggere le dichiarazioni del senatore Santilli sull’argomento. Non a caso il collega Tavernise da vicepresidente della commissione Agricoltura ha lavorato alacremente al testo. Poi c’è stata la vicenda della fiducia ed ha cambiato idea, nonostante la fiducia sia stata poi ritirata. Io però - sottolinea Afflitto - non ho mai votato contro la linea nazionale. Se ad esempio avessi votato a favore del termovalorizzatore allora sì che mi si potevano muovere critiche, ma io rivendico la mia autonomia che trova un limite solo nella linea nazionale del partito».

Nessuna intenzione quindi di lasciare il M5s o di salti della quaglia. Eppure i suoi “amici” di partito avevano preparato un dossier su Afflitto. Com’è andata a finire? «Eravamo stati convocati lunedì scorso a Roma dal presidente Conte io, la Orrico e Tavernise per capire il perché di questa divergenza di vedute. Nessuno mi ha mai parlato di espulsione. L’incontro, purtroppo, è saltato per miei problemi di salute, ma certamente lo faremo la settimana prossima. Sono certo che arriveremo a un chiarimento, da parte mia sono più che tranquillo».