Dietro l’incredibile strategia ci potrebbero essere il presidente ombra Nicola Adamo e il segretario regionale del Psi Luigi Incarnato. Un’ipotesi che per ora è solo una suggestione, corroborata però da voci insistenti e confermata direttamente da uno dei candidati del governatore al Consiglio regionale. L’operazione “renegade” potrebbe scattare con l’ufficializzazione della candidatura di Jole Santelli
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Per ora nessuno se la sente di considerarla più di una «suggestione», però qualcosa sotto traccia si muove da giorni. L'operazione è ai limiti della praticabilità politica, ma tra gli uomini di Oliverio e dei fratelli Occhiuto si susseguono i contatti, le telefonate, gli incontri. Il fil rouge di tutti questi abboccamenti sarebbe una pazza idea: unire i due schieramenti alle prossime Regionali, in quello che potrebbe essere definito il polo dei rinnegati.
Oliverio e Occhiuto nemici-amici
Fantapolitica, per certi versi, considerato il background politico dei rispettivi frontman: Oliverio, l'ex comunista, e Mario Occhiuto, il forzista che sognava di guidare l'intero centrodestra calabrese. Il governatore e il sindaco: nemici, certo, ma accomunati da tante cose, non solo sul piano giudiziario (sono entrambi imputati nell'inchiesta "Passepartout").
Entrambi hanno da tempo annunciato l'intenzione di candidarsi alla presidenza della Regione, ed entrambi hanno trovato resistenze invincibili all'interno delle proprie case politiche.
Oliverio ha dovuto incassare il niet del Pd, che ha deciso di non prendere in considerazione il suo (tardivo) appello all'unità e di sostenere comunque la candidatura di Pippo Callipo; Occhiuto ha subìto il veto di Salvini, che è riuscito infine a convincere Berlusconi a puntare su un altro nome, cioè Jole Santelli.
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Vendetta tremenda vendetta
I due aspiranti governatori sono così diventati dei rinnegati. Questo non vuol dire che abbiano rinunciato ai loro sogni di gloria, anzi. Tutti e due meditano vendetta e sarebbero pronti a scendere in campo in ogni caso, che sia per ottenere una rivalsa personale o solo per il gusto di contribuire alla sconfitta di quelli che li hanno scaricati.
Adamo e Incarnato i principali sospettati
Magra consolazione, a ben guardare. Ed è forse questa consapevolezza ad aver spinto alcuni «volenterosi» (copyright di un oliveriano) a tentare una via politica impervia che tuttavia potrebbe condurre su un piano meno inclinato rispetto a quello in cui si muovono oggi i due schieramenti.
Nessun contatto diretto tra Oliverio e Occhiuto: a fare da pontieri, in questa fase, sarebbero le seconde e terze linee. Si parla di qualche consigliere comunale di fede occhiutana e di uno o due sindaci vicini al governatore. Alcuni ipotizzano che dietro l'operazione possa esserci la regia del braccio destro di Oliverio, Nicola Adamo, altri ci vedono lo zampino del segretario del Psi, Luigi Incarnato. Per il momento sono solo indiscrezioni che non trovano riscontri, ma che qualcosa bolla in pentola è fuori discussione.
Operazione renegade
Ad ammettere l'esistenza della trattativa segreta è uno dei candidati di Oliverio al consiglio regionale.
«L'obiettivo - dice - è difendere la dignità dei calabresi contro le oligarchie romane».
Sarebbe già stata stabilita, inoltre, una sorta di ora X per far partire la possibile "operazione renegade". «Si potrebbe aspettare - ammette un membro dell'inner circle del governatore - l'ufficializzazione della candidatura di Santelli e il successivo strappo di Occhiuto nel centrodestra. A quel punto, una voce autorevole lancerebbe un appello all'unità contro i soprusi romani».
Il candidato misterioso
Resta da capire quale potrebbe essere la formula giusta per mettere insieme due primedonne come Oliverio e Occhiuto.
«Ci si accorderebbe su un nome terzo», spiega un altro big regionale che sta seguendo da vicino tutte le fasi della trattativa.
Ecco, forse è proprio questo il passaggio più controverso di una suggestione che potrebbe farsi strategia: credere che Oliverio e Occhiuto possano cedere il passo a qualcun altro.