Il partito di Matteo Salvini e quello di Giorgia Meloni rendono la pariglia agli azzurri di Berlusconi che continuano a insistere sulla candidatura alle Regionali del sindaco di Cosenza. Adesso le scelte passeranno sui tavoli romani
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Cresce la tensione all’interno della coalizione di centrodestra. Sull’asse Catanzaro-Reggio fioccano gli sgarbi fra partiti e all’interno degli stessi. E se a Catanzaro non si presenta Sergio Abramo a complicare i piani di candidatura di Mario Occhiuto, già non gradita a Lega e Fdi, a Reggio Calabria salta la riunione interpartitica convocata da Francesco Cannizzaro per discutere di elezioni comunali. Motivo? Qualche ora prima dell’inizio della riunione Fdi e Lega hanno comunicato la propria impossibilità a partecipare ai lavori. Secondo i rumors di corridoio la decisione sarebbe stata presa anche per rendere la pariglia a Forza Italia e alle provocazioni di Mario Occhiuto a Catanzaro che avrebbe ipotizzato di proseguire sulla sua candidatura anche in assenza di accordo dei partiti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
Il clima, insomma, si mantiene incandescente all’interno della coalizione di centrodestra e se Forza Italia non dovesse fare un passo indietro in ordine alle prossime regionali, la possibilità che salti lo schieramento crescono ogni giorno di più. Naturalmente le decisioni, a questo punto e se ma ve ne fosse stato dubbio, si trasferiscono a Roma dove i big dei partiti saranno chiamati a trovare una quadra. Ma anche questa operazione presenta i suoi ostacoli considerata la fase di grande difficoltà che sta attraversando Silvio Berlusconi che non sa più cosa inventarsi per tenere insieme un partito ormai sull’orlo dell’implosione. Dovesse fallire l’ipotesi di allargare il coordinamento nazionale per provare a ripartire e accontentare le diverse anime, il rischio del “liberi tutti” è sempre più imminente. E naturalmente Lega e Fdi, a tutti i livelli, non aspettano altro che di approfittarne.
Riccardo Tripepi
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